Conte 6,5 – Inversione di tendenza tattica: difesa a quattro e McTominay titolare, dopo cinque esibizioni con il 3-4-2-1. Voleva spegnere la Juve senza consegnare il possesso e nel primo tempo ci riesce perfettamente, piazzando Lobotka davanti alla difesa e McT a danzare tra le linee. Nella ripresa perde il possesso (35.3% finale), ma il Napoli non rischia mai veramente e nel complesso è anche più pericoloso.
Meret 6
Rimedia un affaticamento muscolare e resiste per una decina di minuti. Ma quando vacilla su un rinvio chiede di velocizzare il cambio. E saluta così.
Caprile (36’ pt) 6
L’esordio con il Napoli, nella partita più delicata, gestito con freddezza e pochi interventi. Certo, si assume una responsabilità infinita sull’interpretazione del retropassaggio si-no di Olivera: blocca, rischia e Doveri gli fischia bene.
Di Lorenzo 6
Torna a destra nella linea a quattro e lotta con Yildiz, piè veloce, aggredendolo anche alto. Il tema della partita impone di limitare un po’ la spinta, ma alla distanza vince lui. Provvidenziale una chiusura aerea su Vlahovic nel primo tempo.
Rrahmani 7
Condivide con Buongiorno le marcatura di Vlahovic e Weah, ma è il più “libero” della coppia centrale (anche nell’impostazione). Scioglie nodi e sbroglia matasse al centro dell’area, e a fine primo tempo sfiora il gol di testa.
Buongiorno 6,5
Cancella Vlahovic – marcato stretto sulle palle da fermo -, limita gli inserimenti di McKennie (che fa ammonire) e le giocate di Nico dentro il campo. Buono il suo primo derby con la Juve lontano dal Toro.
Olivera 6
Testa a testa con Nico, uno dei meno pericolosi di questa storia, e se la cava.
Lobotka 7
È l’ago di una bilancia tattica che equilibra con un moto perpetuo, in lungo e in largo, coprendo una porzione di campo dove Locatelli e Koop fanno fatica a imbucarsi. Fa lo schermo davanti alla difesa, conquistando possessi (5) e duelli (4) e la regia nel traffico.
Gilmour (42’ st) sv
Politano 6,5
Partita di grande sacrificio difensivo, a galleggiare tra Cambiaso e Yildiz, ma anche di brividi sulla schiena di Madame: innesca Rrahmani di testa, sfiora il gol dopo uno slalom, attacca spazi e porta.
Folorunsho (28’ st) 6
Conquista e riparte, alleggerendo la pressione finale.
Anguissa 7
Aggredisce Locatelli in costruzione e chiunque transiti nella sua zona. Sta bene e si vede: strappa, accompagna la costruzione, s’inserisce. E non spreca un pallone.
McTominay 7
L’esordio dal 1’, molto convincente: aumenta i valori in entrambe le fasi con qualità, personalità e intensità nelle pressioni. In fase di possesso recita quasi da seconda punta e sfiora anche il gol da fuori (27’). Difficile tenerlo fuori.
Kvaratskhelia 5
Parte ispirato, concedendo alla platea un po’ di giochi in mezzo al caos sulla trequarti, ma gli spazi sono stretti e non riesce a rifinire e a concludere come si deve. Punta poco Savona, giocando soprattutto dentro il campo. Buone le coperture.
Neres (28’ st) 6
La sensazione del pericolo quando punta e stringe a destra. La magica serie di assist in fila si interrompe a quota tre.
Lukaku 4,5
Dopo due partite da protagonista, questa volta Rom lascia la scena al suo marcatore: Bremer. Un’ombra tremendamente ingombrante che va di anticipi e contrasti, per terra e per aria. S’impegna e cura la pressione sul primo portatore, ma non produce un solo tiro in porta. E soffre: condizione così così.
Simeone (28’ st) 5,5
In lotta perenne, senza chance utili.
Fonte: CdS