Caso Olivera-Caprile: l’analisi di Luca Marelli

Al minuto 60 di Juventus-Napoli i giocatori bianconeri hanno protestato per un presunto retropassaggio di Olivera verso Caprile, che ha raccolto il pallone con le mani. Per Doveri non si tratta di retropassaggio volontario, per cui non arriva nessun provvedimento nei confronti della squadra partenopea. Si trattava di retropassaggio o meno? Allo Stadium situazione al limite, la sensazione è che potesse essere un passaggio volontario di Olivera. Ma la certezza non c’è, con Doveri che ha deciso di lasciar correre tra le proteste.

Se l’arbitro valuta come volontario un passaggio al portiere dopo che questo raccoglie il pallone con le mani, viene fischiato un calcio di punizione indiretto in area. Per Luca Marelli l’arbitro avrebbe dovuto fischiare fallo: “Quello di Olivera è un retropassaggio volontario, doveva fischiare la punizione indiretta a favore della Juventus”.

Cosa dice il regolamento sul retropassaggio? La regola numero 12 del regolamento AIA-FIGC, denominata Falli e scorrettezze, contiene anche il calcio di punizione indiretto.

Al punto 2, in particolare si evidenzia come un

“Un calcio di punizione indiretto è assegnato se un portiere, all’interno della propria

area di rigore, commette una delle infrazioni seguenti:

• controlla il pallone con le mani / braccia per più di sei secondi prima di

spossessarsene

• tocca il pallone con le mani / braccia dopo averlo rilasciato e prima che lo stesso

sia stato toccato da un altro calciatore

• tocca il pallone con le mani / braccia, tranne che abbia chiaramente calciato o

tentato di calciare il pallone per rilasciarlo in gioco, dopo:

– che è stato deliberatamente calciato verso di lui da un compagno di squadra”

Per Doveri, però, quello di Olivera non è stato giudicato come passaggio deliberatamente calciato verso Caprile.

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