Gazzetta – Conte: “Faccio parte della storia della Juve, sarà una grande emozione”

Il pensiero per Schillaci: "Per noi del Sud era un esempio"
Il calcio viene dopo: dopo i sentimenti, dopo il dolore che segna il volto, dopo i ricordi di cosa è stato Totò Schillaci per Antonio Conte. “Era un idolo, per me che arrivavo alla Juventus e trovai tanti campioni, tra cui lui. E voglio rivolgere un pensiero a Totò: a soli 59 anni viene a mancare un calciatore ed una persona soprattutto per noi del Sud che è un po’ l’emblema, un uomo che ce l’aveva fatta ad arrivare in alto, rappresentava per noi tutti un grande esempio. Io ho avuto la fortuna di giocare con lui alla Juve quando avevo 21 anni, lui era già affermato, e sono triste. Un pensiero alla famiglia per la perdita di un’ottima persona”.
Il big match
Poi c’è Juventus-Napoli e “questa” viene prima di tutte le altre partite, inutile girarci intorno a fingere che sabato sia una giornata come le altre: “E’ inevitabile, la mia storia parla chiaro, 13 anni alla Juve da calciatore, capitano per diversi anni, vincendo praticamente tutto. E poi ho avuto la possibilità di allenare 3 anni in un periodo difficile della Juve, aprendo un ciclo di 9 anni di scudetti. Faccio parte della storia bianconera, sarà una grande emozione. Ma oggi ho il piacere immenso di allenare una squadra come il Napoli, per me che sono del Sud è orgoglio e soddisfazione”. E dunque, la storia va riscritta, ma subito, calandosi in questa serata un po’ romantica e un po’ “carogna” a petto in fuori. “Chi ha tempo non aspetti tempo, ogni partita vale tre punti. Mi aspetto di dare continuità, di crescere, sotto tanti punti di vista, non fermarci a pensare cosa è stata l’ultima partita e non illuderci perché ogni santa partita per noi è un test”. O anche un esame, che come sai non finiscono mai ma cominciano ogni settimana: “Lo è stato a Cagliari per alcuni aspetti, lo sarà a Torino. A volte può essere un esame a livello tattico, ambientale, temperamentale. Dobbiamo affrontarlo con la massima serietà al di là di chi c’è di fronte”.
Maestro contro allievo
                                                     
E’ la notte di un maestro contro un suo allievo e va vissuta godendosela.Partiamo da differenti livelli ma ci auguriamo al ritorno in casa nostra che si possa parlare con maggiori certezze. Thiago è stato un mio calciatore con la Nazionale agli Europei, mi fa anche sorridere, ma anche rattrista un po’ perché sto diventando vecchio… Motta raccoglie un’eredità pesante, quella di un allenatore che ha scritto parecchie pagine di storia come. E’ un ragazzo serio, bravo, a Bologna ha fatto benissimo e quindi gli auguro il meglio dal punto di vista umano, non nelle partite contro di noi”. Perché, piaccia o no, Juventus-Napoli è la partita di Antonio Conte.

 

A cura di Antonio Giordano (Gazzetta)

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