Ciro Ferrara, doppio ex di Juventus e Napoli, ha parlato ai microfoni de La Gazzetta dello Sport della sfida fra bianconeri e azzurri di scena domani a Torino.
Veniamo al campo. A oggi, si vede più la mano di Motta nella Juve o quella di Conte nel Napoli?
“I club hanno dovuto ricostruire. Antonio ha ereditato una squadra e un club in grandissima difficoltà, con un Napoli fuori dalle Coppe dopo 14 anni. La Juve di Motta è in linea con quello che ci si aspettava, Conte invece doveva fare un cambiamento radicale e dare una svolta. E dopo quel debutto a Verona ora sembra un altro film. È già entrato nella testa dei giocatori, che hanno ritrovato fiducia”.
Il suo ricordo più dolce con i due club?
“Sono accomunati. Ho debuttato contro la Juve e ho voluto chiudere la carriera con un Napoli-Juve al San Paolo, con la presenza di Maradona. Napoli e Juve sono il mio passato e la mia storia. Ne sono orgoglioso e non rinnego nulla, che piaccia o no”.