IL DATO. Sabato tornerà a Torino per la prima volta da alfiere di un’altra squadra, anzi lo farà domani, giorno della partenza da Capodichino, e soprattutto inaugurerà una nuova saga da avversario della Juventus. A caccia di risultati differenti, di una vittoria, della prima volta che non dimenticherebbe mai: in carriera, infatti, Buongiorno non è mai riuscito a battere i bianconeri. Mai in sette sfide contro, tutte vissute con il Torino: tre giocate da titolare e fino al 90’, una vissuta per un minuto appena e due invece osservate dalla panchina. Bilancio: quattro sconfitte e tre pareggi (due raggiunti da protagonista in campo dal primo all’ultimo istante).
CHE FORZA. Alessandro, il dottor Buongiorno che nel 2023 s’è anche laureato in Economia Aziendale discutendo una tesi sul marketing del Torino e che ora sta studiando per la Magistrale, è abituato a calcolare percentuali e statistiche e sa che prima o poi qualcosa dovrà pur accadere. Tutta questione di variabili. La forza di un sì o magari di un no. O forse soltanto la forza di un difensore che da quando è arrivato al Napoli ha sempre collezionato prestazioni convincenti, in crescendo: marcatore implacabile, attento, concreto e pericoloso in area avversaria come ha confermato la rete di domenica al Cagliari. Il 4-0 in pieno recupero, con la vittoria in tasca, la festa nell’anima e un piede negli spogliatoi: nessuno rallenta nel Napoli di Conte. E poi, beh, un gol non si rifiuta mai. Fonte: CdS