BUONGIORNO LA FORZA di un no
Sabato una partita speciale per l’ex giocatore granata
È cresciuto nel Torino e in estate ha rifiutato la proposta della Juve scegliendo il Napoli per vincere
Ma c’è di più. Alessandro è un giovane uomo con una propria etica fondata sul rispetto, la riconoscenza, l’appartenenza. In estate l’aveva cercato la Juventus, sabato avversaria allo Stadium, ma lui s’è guardato dentro e ha parlato con il cuore Toro: è torinese di nascita, è entrato nel vivaio granata a 7 anni e per i successivi dodici ha scalato le gerarchie fino alla Serie A e alla storia, in cima al colle di Superga, dove da capitano del gruppo ha letto i nomi degli Immortali del Grande Torino nei giorni della memoria delle vittime della tragedia. Due volte, l’ultima il 4 maggio. Quell’episodio l’ha ricordato lui stesso alla sua prima conferenza da giocatore del Napoli, motivando il garbato ma fermo rifiuto alla proposta della Juve: «Mi sembrava in primis di tradire me stesso». C’è chi dice no.
Fonte: CdS