Il Napoli e la Juve si affronteranno sabato all’Allianz Stadium per la quinta di campionato di Serie A, e per mister Conte sarà un ritorno al passato, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Le sue esultanze di allora sono uguali a quelle di oggi. In tredici anni, il suo entusiasmo non si è ridotto di un’oncia. Né è cambiato il suo modo totalizzante di vivere il calcio, il suo lavoro. Le sue squadre non hanno minimamente ridotto la voglia di mangiarsi il campo. Con buona pace di chi a Napoli ancora vagheggia di grande bellezza. La grande fame, altro che grande bellezza. L’unica differenza, non da poco, è che ora Conte esulta e freme per i gol e le prestazioni del Napoli. Dove, fatta eccezione per un’esigua minoranza di irriducibili, la sua juventinità è stata messa in un angolo. Come se non fosse mai esistita. Allo stesso modo siamo certi che sabato a Torino lo Stadium gli tributerà una sentita e calorosa accoglienza. Nonostante il tradimento interista, il peggiore possibile per uno juventino. Ma quei tre anni nessuno li ha dimenticati. Il segreto di Conte è che ti entra dentro. È l’allenatore che quasi tutti i tifosi vorrebbero. La sua è una passione in grado persino di far accettare le leggi del professionismo”.