Durante la gara di domenica fra Cagliari e Napoli, alla Unipol Domus Arena ci sono stati momenti di tensioni per gli scontro fra le due tifoserie, al punto che l’arbitro La Penna ha dovuto sospendere la gara per circa 8 minuti, oggi si attende la decisione del Giudice Sportivo in merito, come sottolinea il Corriere dello Sport. “Dopo i botti, i razzi, la sospensione della partita e la paura, ora è il momento dell’attesa per le decisioni del Giudice sportivo, che oggi dovrebbe emettere le sue decisioni. Certa una pesante multa per il Cagliari a causa dei numerosi botti piovuti dal settore centrale della curva nord. Possibile una diffida del campo (anticamera della squalifica), improbabile ma non da escludere un turno di chiusura della Domus.
Disordini Cagliari-Napoli, attesa per oggi la decisione del Giudice Sportivo, gli scenari
La ricostruzione. La tensione è salita alle stelle già dal mattino, quando i tifosi del Napoli hanno esposto dal ponte del traghetto che attraccava a Cagliari uno striscione offensivo. La situazione è degenerata allo stadio, prima dell’inizio della partita, quando dal settore ospiti è partito un lancio di monetine, bottiglie, aste di bandiere, eccetera. A gara in corso, i tifosi napoletani hanno fatto piovere sulla curva sud anche alcuni razzi luminosi. Uno steward è rimasto ustionato al polpaccio, uno spettatore, colpito da una bottiglia, ha riportato un trauma cranico. I razzi sono stati rilanciati nel settore ospiti dai tifosi rossoblù e il caos è aumentato. L’arbitro La Penna ha dovuto sospendere la partita per otto minuti. La calma è tornata solo dopo l’intervento dei due capitani, Deiola e Di Lorenzo, e l’arrivo di polizia e carabinieri in assetto anti sommossa.
Dall’altra parte. Dagli ultrà in curva nord, intanto, venivano esplosi petardi e lanciati in campo razzi. Un fatto slegato da quanto avveniva dall’altra parte dello stadio. I gruppi ultrà, che hanno ritardato di venti minuti l’ingresso, protestavano contro la questura per una serie di misure considerate vessatorie. Il risultato di questi due fatti è stato disastroso: feriti, paura, un clima irreale e la fuga dai settori più caldi dello stadio di molti tifosi con bambini al seguito. E dire che era tutto prevedibile. Le due tifoserie sono nemiche dallo spareggio di Napoli tra Cagliari e Piacenza del 15 giugno 7 per la permanenza in A e bene avrebbero fatto le autorità di pubblica sicurezza a vietare la trasferta ai sostenitori partenopei. A danno ormai fatto, la Digos indaga per individuare eventuali responsabilità.
Dal campo. Ieri Cagliari già al lavoro in vista dell’anticipo di venerdì con l’Empoli. Nicola ha il difficile compito di far dimenticare lo 0-4 e ciò che lo ha circondato. Tutti disponibili tranne Prati, ancora in differenziato dopo la distorsione alla caviglia subita col Lecce”.