Antonio Conte, allenatore del Napoli, ha presentato in conferenza stampa la gara contro il Cagliari, in programma domenica 15 alla Unipol Domus e valida per la quarta giornata di Serie A (calcio d’inizio ore 18.00).
Ecco le dichiarazioni dell’allenatore azzurro, riprese dall’edizione online del quotidiano Il Mattino.
La sosta per le nazionali è alle spalle. Davanti c’è la trasferta di Cagliari. E guai a pensare alla Juventus: «Ma pensare alla Juve e non alla prossima sarebbe sbagliato. Non dobbiamo essere provinciali, pensiamo solo alla prossima, non ci deve interessare Torino o qualche partita in particolare» dice Antonio Conte.
«Dopo la sosta mi aspetto continuità di prestazioni e risultati dalla squadra» le prime parole dell’allenatore che racconta i suoi primi 100 giorni da guida del Napoli «Sono stati 100 giorni molto intensi sotto ogni punto di vista. Si è lavorato in campo e fuori. Avevo detto servisse lavoro e in questo periodo l’abbiamo fatto. Sono soddisfatto, abbiamo un indirizzo chiaro ora». La squadra come sta? «Kvara ha avuto un problema alla caviglia. Lo valuterà in questi due giorni e poi decideremo. Ma tutti i nazionali sono rientrati bene».
Non tutti però sono sicuri del posto: «Dipende solo dai calciatori, non da loro. Da quello che dimostrano durante gli allenamenti. Che approccio hanno, che lavoro fanno. Riguarda tutti. Qui non ci sono inamovibili: tutti sono in discussione, devono dare il massimo e mettermi in difficoltà. David Neres ha fatto due spezzoni contro Bologna e Parma dando un grande contributo. Quindi ora mi aspetto entrino quanto prima nelle nostre idee di gioco, rispettando gli equilibri che abbiamo in attacco e difesa».
All’orizzonte la trasferta di Cagliari: «Le squadre di Nicola sono tutte toste. Secondo me è un po’ sottovalutato, ho grande stima di lui. Il Cagliari ci ha sempre dato fastidio, servirà grande attenzione. E dovremo dare continuità: non vinciamo tre partite di fila da oltre un anno, ci sono grandi stimoli. La sosta delle nazionali è una incognita per noi. Fin qui era impossibile pensare a altre soluzioni. Ci sono più calciatori ora e anche più possibilità. Ma sui sistemi c’è da lavorare. E vanno pensati in base ai calciatori a disposizione. Il 3-4-3 ci ha dato basi offensive fin qui, eventualmente anche per modifiche in corso d’opera. Dovessimo farli è sempre per trovare l’abito migliore, non per seguire antiche tradizioni o mode» ha concluso Conte, che a qualche novità ci ha già pensato.