De Laurentiis: “Il Napoli non avrà mai debiti… E ora abbiamo uno dei tecnici più forti al mondo”

Il presidente azzurro: “Faremo un nuovo centro sportivo e vorremmo comprare il Maradona. Spesi 150 milioni? Sì, ma non sono pazzo”

Aurelio De Laurentiis riparla, lo fa per la prima volta in questa estate dispendiosa – 150 milioni sul mercato – e per un attimo, commuovendosi, cede all’emozione. Il suo Napoli riparte, orgoglioso dei propri investimenti e della propria natura societaria: «Non credo che i fondi siano il salvataggio delle imprese soprattutto nel calcio. Vado fiero di non aver mai avuto un euro di debiti, mentre in questo mondo si va avanti solo con i debiti. Mi dicevano che Napoli era ingovernabile. Non è così. A Napoli si può e si deve lavorare».

FIDUCIA A CONTE

 In cinque minuti dal palco della sala di villa D’Angelo, per la presentazione della partnership con La Sorgesana del suo amico Nicola Arnone, il patron di Acqua Lete ex primo sponsor del Napoli, Aurelio De Laurentiis, ha analizzato la storia e il presente: “Dicono che sono impazzito per aver speso più di 150 milioni di euro. In verità anche l’anno scorso ho speso. Certo abbiamo sbagliato tutti gli acquisti. Questo investimento andava fatto per rivoluzionare tutto portando uno degli allenatori più forti al mondo. Dicevano che il Napoli era una squadra di passaggio ed invece tanti calciatori forti vogliono vestire la maglia azzurra”.

E poi, dopo l’abbraccio a Gennaro Varchetta, amministratore di Villa D’Angelo, prima di godersi lo spettacolo del panorama, altre riflessioni: “siamo di fronte a un cambiamento totale. Abbiamo rifondato. Siamo l’ultimo baluardo di un calcio che non rispetta le regole e la competizione. Il nostro scudetto dimostra che siamo l’altra faccia della medaglia. Con il club vogliamo rappresentare il Rinascimento napoletano. Costruiremo un centro sportivo e vorremmo comprare il Maradona. Faremo un Napoli vincente rispettando le regole. E fra quattro anni festeggeremo il centenario stupendo”. Stop and go per contenere le lacrime: “il nostro sarà un calcio libero e sostenibile”.

Fonte: Gazzetta

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