Cds – Conte è stato il primo grande colpo di una lunga serie: è il nuovo gladiatore di ADL

Mentre Aurelio De Laurentiis parla dei vent’anni che furono e della ricostruzione, al centro sportivo di Castel Volturno c’è l’uomo che simboleggia la prima pietra: Antonio Conte. L’allenatore e il leader della svolta sul campo, l’uomo che sta provando a tirare la squadra fuori dai pasticci post scudetto e che parallelamente sta inseguendo anche la terza vittoria consecutiva in campionato:

sarebbe un’altra storia, un aspetto legato alla stagione e ai suoi numeri, ma il fatto è che si tratta di una sensazione mai più provata nell’ultimo anno e sette mesi, e in qualche modo e da qualche piccolo traguardo bisogna pur partire per innescare la spinta. Si legge sul Corriere dello Sport. 

Conte, a giugno, ha trovato il Napoli in condizioni di caos totale: Kvara e Di Lorenzo intenzionati a cambiare aria, Anguissa e Lobotka pronti a seguirli, i tifosi tra la rabbia e lo sconforto, De Laurentiis in mezzo alle onde. Però fermo, come da manuale dei naviganti. O dei presidenti: Conte non è stato soltanto il grande colpo, ma il primo di una serie di investimenti infilati in una catena che tutta insieme dovrà rigenerare l’ingranaggio.

Il signor Antonio, cento giorni di panchina azzurra oggi, è stato il gladiatore di Aurelio: il generale della ricostruzione di un gruppo che già oggi gli assomiglia molto di più e che ben presto, meglio prima che poi, dovrà essere a sua immagine e somiglianza. Certo è che la vittoria con il Parma in rimonta ha seminato tanti buoni auspici, nonostante una prestazione da rivedere e un finale con un difensore al posto del portiere tra i pali avversari: è tornato il carattere, lo spirito, la voglia di lottare. È tornata la squadra smarrita dopo lo scudetto e sbriciolata anche con l’Hellas, prima tappa della nuova era. Conte ha mantenuto i nervi saldi e ha atteso anche dopo Verona.

Certo, ha ribadito che senza centravanti non si può giocare, che le panchine hanno bisogno di uomini e che il Napoli senza acquisti non avrebbe potuto cominciare la rigenerazione, ma De Laurentiis sapeva benissimo di dover agire per rialzare la testa e così è stato. Oltre 150 milioni per sette acquisti, pur non vendendo Osimhen. Adl ha spiegato di non essere un pazzo e la risposta è Conte: se prendi un allenatore del suo calibro, devi seguirlo e avere fiducia nella sua esperienza e nelle sue indicazioni. Altrimenti è inutile iniziare l’avventura.

 

 

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