Ecco senza la Champions League quanto manca al cassiere azzurro

Non c’è soltanto la malinconia per la mancanza, dopo 14 anni, del sorteggio dove il Napoli era assente e per le partite europee che non verranno giocate. Forse, sarà l’anno in cui persino le trasferta a Bratislava o quelle a Bucarest verranno rimpiante. Ma in ogni caso, il vero «peso» è quello economico. Il Napoli senza la Champions – che quest’anno ha cambiato la formula – perde almeno 70 milioni di euro tra introiti Uefa (solo la partecipazione a questa edizione della Champions valeva 20,3 milioni di euro), eventuali premi per i risultati, market pool. A cui poi vanno aggiunti i quattro incassi della fase iniziale, senza calcolare quelli successivi. Per intenderci, nell’anno dei quarti di finale, solo dall’Uefa il Napoli ha messo in cassa 88 milioni di euro. Vero che l’Europa League e la Conference valgono di meno ma erano pur sempre preziose, sotto il profilo degli introiti. Partecipare all’Europa League, considerando un eventuale accesso quando meno agli ottavi, avrebbe garantito una ventina di milioni. Un eventuale scenario da finale avrebbe al Napoli circa 35 milioni di euro soltanto in termini di introiti e premi. Partecipare alla Conference League (c’è la Fiorentina) avrebbe portato in cassa un minimo di 6 milioni di euro ma arrivare fino alla finale (si gioca a Breslavia, in Polonia) pure avrebbe portato a circa 20 milioni di euro. Spiccioli rispetto alla Champions.

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