Kvicha Kvaratshelia è impegnato con la sua Georgia, dove ha già segnato un gol, ma anche col Napoli, nelle prime tre giornate è stato determinante, come sottolinea La Gazzetta dello Sport. “Da Napoli a Tbilisi, meno male che Kvara c’è: con quella sua espressione tenera, la finta che sciocca ed illanguidisce, la faccia del bravo ragazzo e comunque con l’instinct killer che lo rende diverso. Kvara è ovunque, c’è sempre: è freddo dal dischetto con la sua Georgia – per farla dilagare sulla Repubblica Ceca – è glaciale a Fuorigrotta per sbarazzarsi dal Bologna e da quel venticello calunnioso d’inizio stagione, è nei pensieri spettinati di Conte, che l’ha inchiodato a Castel Volturno, è la tentazione per l’eternità di Aurelio De Laurentiis, che vorrebbe farne il leader. Kvara è il talento esagerato, il colpo del secolo di Cristiano Giuntoli per appena undici milioni di euro, che da tre stagioni riempie Napoli della sua luce abbagliante, delle sue conversioni esaltanti, di quei guizzi che sanno di scugnizzo al quale piace il tiraggiro: e però Kvara è anche un po’ il tormento dell’anima, un contratto che scadrà nel 2027, un ingaggio da 1 milione e ottocentomila euro che va adeguato, le ombre dei top club europei che stanno lì, nella penombra, pronti ad approfittarne”.