L’edizione odierna del Corriere dello Sport analizza il potenziale offensivo del Napoli di Antonio Conte:
La batteria dei centravanti, dicevamo, è notevole: è andato via Osimhen ed è arrivato Lukaku. E sono rimasti sia Simeone, nonostante l’aria di valigia e saluti di inizio mercato, sia Raspadori. Uno dei jolly della squadra, due partite dall’inizio al centro del tridente con il Bologna e il Parma; a Verona con l’Hellas, invece, è partito il Cholito, un gol finora esattamente come Romelu: lui l’ha segnato in coda alla sfida contro i ragazzi di Italiano, il definitivo 3-0, mentre il belga s’è esibito contro quelli di Pecchia. Testa a testa.
Il terzo attaccante andato a bersaglio è stato Kvara: anche lui ha colpito il Bologna, suo il 2-0 ma anche l’assist per il vantaggio firmato Di Lorenzo, un passaggio chic di prima a chiudere una bellissima azione con Politano. I trequartisti titolari, puntualmente schierati sia in campionato sia nei trentaduesimi di Coppa Italia contro il Modena sono stati loro. Kvaratskhelia sempre presente ma anche fuori a Verona alla fine del primo tempo, per un colpo alla testa beccato in un contrasto d’apertura.
Quel periodo, però, lui lo ricorderà soprattutto per la nascita del suo primo figlio, Damiane, a cui ha puntualmente dedicato il gol. Sei forte, papà. Khvicha ha lasciato segni tangibili, in questa prima fase: il nuovo ruolo gli concede la possibilità di venire a giocare dentro il campo con maggiore frequenza, e questo per aumentarne il tasso di imprevedibilità e pericolosità. Va tutto bene, per il momento. Molto.