“Napoli, con Conte ci si può già avvicinare all’Inter! Vincere fa acquisire consapevolezza”

Raffaele Sergio, allenatore, ex giocatore di Napoli, Udinese e Lazio, ha parlato ai microfoni di 1 Football Club di alcuni dei principali temi del campionato di Serie A appena iniziato.

Cura Conte: la convince?
“E’ un allenatore importante. Se si ha pazienza e tempo, nel corso di questo campionato, già può essere una concorrente dell’Inter. Non dobbiamo dimenticarci che, nelle squadre in cui è stato Conte, già si riescono a dare delle indicazioni importanti. Nell’ultima sessione di calciomercato sono stati presi dei giocatori di qualità che si inseriscono bene in questo campionato. Lavorare con la rosa al completo è l’ideale, l’uscita di Osimhen è un peso che va via”.
Però, le prime tre giornate sono state altalenanti…
“Merito degli avversari: il Parma, per esempio, ha fatto una grande partita. Il punto è arrivare a maturare una mentalità vincente. Il Napoli è riuscito a portare a casa una vittoria non scontata, per come si era messa la partita. Vincere in quel modo, agevola l’acquisizione di una mentalità vincente. Inoltre, la sosta permette l’inserimento dei migliori acquisti”.
Far giocare Buongiorno a sinistra è un sacrificio? Il Napoli perde qualcosa?
“Secondo me l’idea di Conte è quella di vedere Buongiorno come un centrocampista aggiunto. Con la tecnica di base che ha, è un’arma offensiva in più. Un po’ come Bastoni all’Inter. Le caratteristiche del giocatore sono ideali per Conte. Piuttosto credo che il Napoli debba cercare un leader difensivo in più”.
Come quinto a sinistra ci sono Olivera e Spinazzola: lei, da ex terzino sinistro, chi ci rivede?
“Mi ci rivedo in Spinazzola, copre bene tutta la fascia ed è ambidestro, è il giocatore più utile per il gioco di Conte. Olivera invece è un giocatore più adatto ad un altro sistema di gioco, magari come quarto a sinistra in difesa. Spinazzola, per il gioco di Conte, ha le qualità perfette per esprimersi alla grande. È una questione di sistema di gioco”.
Dall’altro lato, ci sono Mazzocchi e Zerbin, che Conte ha bloccato. Mazzocchi è all’altezza di indossare la maglia azzurra?
“Ci può stare nella rosa, non è un cattivo giocatore, anzi, anche se secondo me non può fare il titolare. Zerbin può essere una ottima alternativa: non l’ho mai visto attaccante, penso invece che sia un ottimo esterno”.
Che campionato pronostica per la Lazio?
“E’ partito un ciclo nuovo, tanti vecchi sono andati via ed è arrivato un allenatore nuovo: serve pazienza. Chi è arrivato, ha ottime prospettive, ma serve tempo per adattarsi nell’ambiente caldo della capitale: io ci sono stato, è una piazza tosta. Baroni è un allenatore preparato, ed è soprattutto una persona perbene: a me piace molto. Spero gli forniscano il tempo giusto per perfezionare i meccanismi, qui si va sempre di fretta. La vera società si vede quando danno il tempo giusto alle persone per poter lavorare bene”.

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