Presto Fabio Cannavaro diventerà specie protetta: è l’ultimo Pallone d’oro italiano. Nel 2006 l’Italia vinceva il Mondiale e nessuno stopper – sia detto come complimento nell’era dei “centrali” – ha mai esibito quelle meraviglie. Buffon, altro fenomeno paranormale, fu costretto ad accontentarsi del secondo posto. Quasi vent’anni a secco. Quanti ne trascorreranno ancora, prima che il Pallone d’oro viaggi un’altra volta da Parigi alle nostre latitudini?
Zero italiani, Cannavaro. Sorpreso?
“Purtroppo no. Dopo un Europeo così me l’aspettavo. Anzi è giusto. Ma finiamo di stracciarci le vesti ora: sono anni che non ci rendiamo conto della crisi che ci investe. Semplicemente, dobbiamo tornare a fare le cose che ci facevano vincere”.
Per esempio?
“Lavorare sui giovani. Ma seriamente, non riempiendogli la testa di tattica, dell’azione che comincia dal portiere, di pressing alto… Poi alcuni non sanno correre o saltare indietro. E intanto la tecnica si impoverisce: alcuni di A controllano il pallone in tre tempi”.
Niente italiani, ma tre “italiani” tra virgolette: Lautaro, Calhanoglu e Lookman.
“Lautaro non si discute, è una ricchezza dell’Inter, ha vinto lo scudetto e la Coppa America. Non tradisce mai, anche in nazionale fa sempre la differenza. E poi segna, si sacrifica, ma soprattutto ha fame. Mi auguro che l’Inter e la Serie A non lo perdano mai. Quando ti chiedi chi dei nostri giocherebbe nel Real o nel City, dici Lautaro e forse nessun altro…”.
Calha è un gran regista.
“Ha qualità notevoli e fa bene anche con la Turchia”.
Sorpreso da Lookman?
“Non dopo i tre gol in finale di Europa League. Comunque, la sua stagione è stata incredibile”.
A chi dà il Pallone d’oro?
“A Vinicius o a Bellingham che però, nella seconda parte della stagione, non è stato all’altezza della prima”.
Fabio Cannavaro sul premio al miglior portiere Donnarumma è il più forte, non sbaglia i grandi appuntamenti, si avvicina a Buffon
Mbappé in Nations League prenderà la mira contro di noi.
“Non è reduce da una grande stagione, ma è un fenomeno. Lui è un candidato scontato. Poi c’è Rodri e c’è Carvajal che ha vinto tutto: ma un difensore, per avere il Pallone, deve fare cose straordinarie…”.
Francia-Italia sarà meno equilibrata del 2006?
“Se guardiamo alla Francia vengono i brividi, ma c’è sempre la possibilità che a inizio settembre qualcuno sia in ferie con la testa. Non dimentichiamo però che, negli ultimi anni, hanno dominato loro”.
Per la verità un italiano c’è, Donnarumma, ma i portieri sono in un’altra classifica.
“Gigio è un fenomeno. C’è sempre, al momento giusto non tradisce, all’Europeo non so come sarebbe finita senza di lui. Si avvicina a Buffon”.
Altra storia tra gli allenatori: Ancelotti e Gasperini, due su sei, sono italiani.
“Due tecnici bravissimi e concreti che non perdono tempo a inventare cose strane”.
Cannavaroe il prossimo futuroMi hanno cercato in Nigeria e Iran, ma almeno fino a dicembre aspetto la Serie A…
In campionato sarà ancora Inter?
“Sicuramente la favorita, perché non ha cambiato niente. Le altre sono tutte cantieri. Certo non mi aspettavo un Milan così, ma il calcio d’agosto illude. È chiaro che c’è confusione: sei gol presi allo stesso modo, sarà il caso di lavorarci su, no?”.
L’ammutinamento di Theo e Leao?
“Mi pare se ne parli troppo, nascondendo così i veri problemi. Erano appena entrati, non avevano sete. Se l’allenatore aveva bisogno di parlare con loro li avrebbe chiamati”.
Meglio la Juve.
“Ha fatto un grande mercato, da Juve. Mi ha sorpreso Chiesa al Liverpool, non me l’aspettavo. Però, dopo l’entusiasmo dei primi giorni, ora Motta deve inserire presto e bene i big, sennò è difficile”.
E Cannavaro?
“Sto a casa, seguo il calcio, vedo l’Udinese che fa benissimo come avevo previsto perché è forte. Ho avuto proposte dalla Nigeria, da club iraniani, ma fino a dicembre voglio aspettare l’Italia o, almeno, l’Europa. Poi, in caso, tornerò a viaggiare”.
Intanto ammira il suo Pallone d’oro?
“Sono sincero: ho messo da parte il passato, è stato bello, ma oggi sono concentrato sul mio lavoro di allenatore”.
Fonte La Gazzetta dello Sport