C’è un feeling speciale tra Lukaku e Conte. Entrambi cercano casa

Vivranno per qualche settimana sotto lo stesso tetto, quello dell’Hotel Parker’s in corso Vittorio Emanuele, aspettando di trovare casa.

Tra Antonio Conte e Romelu Lukaku c’è un feeling speciale, nato ai tempi dell’Inter, con quei 64 gol in 95 partite e lo scudetto del 2021, prima di prendere entrambi la direzione di Londra, il tecnico al Tottenham e il bomber al Chelsea. C’è un rapporto nato sulla fiducia che Conte gli accordò subito, appena si trovarono ad Appiano Gentile per costruire un progetto vincente sotto la direzione di Beppe Marotta, il manager che nel 2011 aveva affidato la Juventus a Conte. E a leggere l’intervista a un portale belga della scorsa primavera, quando c’era la certezza dell’addio alla Roma, si intuiva che la scelta di Lukaku sarebbe stata la nuova squadra di Conte. Aveva detto: «Io so già cosa succederà nel mio futuro. Farò una scelta e tutti saranno d’accordo con me. Ogni volta che ho deciso di restare o andare altrove la mia scelta si è sempre rivelata la più giusta, anche per alcuni fattori, ad esempio il mio rapporto con un allenatore. Chi è stato finora il mio migliore allenatore? Antonio Conte». Tutto chiaro.

 

Lukaku è la punta ideale per Conte, che ha ricevuto il pieno appoggio di Aurelio De Laurentiis in questa onerosa operazione per il costo del cartellino di un calciatore trentunenne e per il suo ingaggio. Ma non c’erano dubbi da sollevare, una volta chiarito che Osimhen sarebbe andato via. Se c’è un “peso” da affidare a un attaccante nella squadra di Conte, questo non può essere che Lukaku. Le parole di Antonio erano state chiare quanto quelle di Romelu anni fa: «È difficile trovare un giocatore che riesca ad essere punto di riferimento in area come lui e che al tempo stesso sappia risalire il campo con quella velocità e quella qualità. Si tratta di una caratteristica che mi sembra di rivedere anche in Haaland, anche lui molto ben strutturato dal punto di vista fisico, difficile da marcare in area e velocissimo in campo aperto». L’età – se ci sono condizione fisica, fame e conoscenza del gioco – dunque non conta.

 

Conte e Lukaku non vedevano l’ora di riabbracciarsi, per riprendere il discorso interrotto nella primavera 2021 a Milano, dopo lo scudetto dell’Inter. Romelu scrisse un post sui social per ringraziare quell’allenatore che aveva conosciuto dieci anni fa. «Ma non avevamo mai lavorato insieme. Sei arrivato al momento giusto, mi hai cambiato come giocatore, mi hai reso ancora più forte mentalmente e, cosa più importante, abbiamo vinto insieme. Vincere era ed è tutto ciò che conta per te e sono contento di averti avuto come allenatore. Conserverò per il resto della mia carriera i tuoi principi: preparazione fisica, preparazione mentale e voglia di vincere. Ti devo molto». Anche questa chance, l’ultima della sua carriera, con una società che – su indicazione di Conte – non ha bussato alla porta del Chelsea per il prestito, come fece la Roma un anno fa. Contratto di tre anni, la stessa durata dell’accordo col tecnico.

 

Fonte: Il Mattino

 

 

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