Una sfida che potrebbe essere il nuovo punto di partenza del Napoli di Conte, basta vedere l’atteggiamento, lo spirito e l’intensità: aggressività che frutta la prima occasione da gol sui piedi di Raspadori al primo minuto di gioco. Il Bologna sembra sorpreso dall’aggressività del Napoli, ma poi prende progressivamente il controllo della partita e del campo: il possesso palla dice che i partenopei hanno solo il 40%, ma tengono bene il campo e concede un’unica occasione a Castro. Per il resto Anguissa e Lobotka fanno diga perfettamente in mezzo al campo e legano facilmente il gioco con le incursioni in verticale di Kvaratskhelia e Politano: prima la traversa del 77 su pallone perfetto del 21, poi il georgiano confeziona il pallone per l’inserimento di Di Lorenzo, da vero braccetto. Il Bologna, orfano di Erlic per infortunio, è distratto e facile da perforare: Rrahmani serve subito Kvara su una punizione da metà campo e il georgiano fulmina Skorupski grazie anche a una deviazione. Di fatto è la parola fine sulla gara, ma ci pensa Simeone a rendere la cosa effettiva.
Fonte: Corriere dello Sport