Sono serviti 225 minuti per vedere il Napoli di Conte segnare il primo gol ufficiale della stagione, praticamente cinque tempi da 45 minuti, poi Kvara e Di Lorenzo confezionano un’azione da manuale del calcio e di Conte. Forse era segno del destino che i due giocatori più lontani da Napoli dopo la scorsa stagione hanno confezionato il primo gol, poi il georgiano si è messo in proprio per il secondo. D’altra parte, non si può ancora dire che questo sia il Napoli di Conte: il Bologna ha avuto il controllo del gioco e della palla, sebbene vere e proprie occasioni da gol non ne ha avute se non una, quella con Castro che Meret disinnesca. Italiano sembra soffrire sempre degli stessi problemi: tanto possesso, tanta aggressività, difesa alta e facilmente vittima dei contropiedi di squadre con esterni rapidi e tecnici come il Napoli. D’altra parte, il tecnico ha bisogno di un attaccante che segni e ora può sperare solo in Castro e Dallinga, mentre Conte avrà finalmente il suo centravanti preferito: Romelu Lukaku che, con i suoi 90 chili e 190 cm è ben diverso dal piccolo e comunque abile Raspadori.
Fonte: Corriere dello Sport