Il Napoli di Antonio Conte ieri ha affrontato i rossoblù di mister Vincenzo Italiano, più volte vicinissimo alla panchina dei partenopei.
Si è giocata ieri sera alle ore 20:45 allo stadio “Diego Armando Maradona” la gara tra il Napoli e il Bologna, valida come posticipo della seconda giornata del campionato di serie A. Serviva una reazione dei partenopei dopo il terribile secondo tempo di Verona e reazione fu. Tre reti ai felsinei e porta inviolata per i ragazzi di Antonio Conte.
Ecco, di seguito, i principali spunti del match:
- L’ “animus pugnandi”: una delle cose più belle viste ieri e’ stato lo spirito di sacrificio nei primi venti minuti della ripresa. Il Napoli è tornato a soffrire e aver rivisto Kvaratskhelia e Politano fare oltre cinquanta metri per inseguire un avversario ci fa tornare indietro a due anni fa. E le ammonizioni di Rrhamani e Mazzocchi a settanta metri dalla propria area di rigore per non far ripartire gli avversari? POESIA PURA. Questo è un segnale di quanto il gruppo segua il suo mister. E come dice Antonio “LORO SANNO CHE MIGLIORERANNO IN QUESTA GESTIONE”
- La vera pace: diciamola tutta, dopo un’estate turbolenta ci aveva convinto poco sia la lettera ai tifosi da parte di capitan Di Lorenzo, che le precedenti dichiarazioni del suo procuratore. Molto più bella e spontanea e’ stata la reazione di ieri sera dopo il primo gol stagionale. Chi poteva segnarlo se non lui (su assist di Kvaratskhelia)? Ora che il cerchio è stato chiuso definitivamente, che Giovanni ci possa rendere nuovamente orgoglioso di lui e del suo Napoli.
- Le dimissioni: era girata su TELEPOTEREDELNORD, lo hanno verificato certamente anche su TVSOLOSTRISCIATE ed è ormai certo. Antonio Conte sta per dimettersi da allenatore del Napoli perché non è stato accontentato sul mercato. Roba da regime (scegliete voi se quello fascista- comunista-iraniano-talebano). Ci ha pensato il buon Antonio venerdì a mettere le cose in chiaro, parlando di impegno morale con tifosi e alcuni calciatori. E allora entriamo nei conti del presidente. Mammamia quanti soldi per Lukaku. Dissero esperti giornalisti-opinionisti striscianti. Gli stessi che esultano per i soli quasi 40 milioni per Nico Gonzales, o per il “bomber” del futuro Alvaro Morata. Senza citare addetti ai lavori nerazzurri i cui ultimi assegni (ricordi lontani) furono staccati per Correa e Arnautovic (come se pagare commissioni altissime per i parametri zero con ingaggi elevati fossero tutti affaroni). Come sempre sono solo chiacchiere estive, ormai è tempo di lasciar parlare il campo.
- La lungimiranza: in questa guerra tra guelfi e ghibellini (a cui io non parteciperò mai) so di infastidire gli “antiaurelioti”. Qualcuno penserà che il patron del Napoli si sia ammorbidito e lasciato “fregare” da Conte sul mercato. COME LO CONOSCETE POCO!!! Ha commesso certamente tanti errori (quasi tutti concentrati nella scorsa stagione) De Laurentiis ma non dimentichiamo che resta un eccellente imprenditore. Questi assegni staccati servono necessariamente per rendere il Napoli nuovamente competitivo e finanziariamente più solido in futuro grazie agli introiti della Champions. Ci saranno le entrate (occhio al possibile accordo con Osimhen sull’accettare il mercato arabo se entro il 31 agosto non arrivano offerte dall’Europa) che bilanceranno le uscite di cassa, ma intanto gli acquisti sembrano tutti di alto livello. Menzione speciale per Buongiorno, difensore di spessore eccezionale che ha cambiato il volto della difesa.
“A mente fredda” è a cura di Marco Lepore