A ntonio e Partenope, gente d’amore e di calcio, s’incontreranno in mezzo alle onde di un mare di cemento e ricordi: alle 21.15, al Maradona, il Napoli
. La stagione comincerà oggi, si alza il sipario e si avvitano i tacchetti, eppure l’allenatore a cui De Laurentiis s’è affidato per lucidare la scintillante nobiltà ingiallita da un anno di tormenti, paradossi, controsensi e un po’ d’improvvisati interpreti è già stato eletto Conte di Napoli al primo ballo di Palazzo Reale.
In giacca, cravatta e mocassini: non aveva mai indossato la tuta e neanche mai fatto correre nessuno per la gioia del pubblico. Un dato su tutti vale a raccontare l’attesa e la voglia di una città che, in dodici mesi, è passata dal delirio dello scudetto alle lacrime napoletane di un decimo posto pieno di rabbia e voglia di andare lontano: tra chi ha acquistato i biglietti e chi invece ha acquisito il diritto di assistere alla prima di Coppa con l’abbonamento,
potenzialmente lo stadio del Diego potrebbe registrare il sold out: 50mila spettatori.
Teoricamente è così, ma dipende inevitabilmente dalla risposta degli abbonati: tutto sommato è il 10 agosto, magari qualcuno o tanti sono in vacanza, però la prospettiva plausibile è che il Maradona sarà pieno e pronto a regalare a Conte un’accoglienza indimenticabile.
Modello Champions, altro che trentaduesimi.
Fonte: CdS