Debutteranno Buongiorno, Spinazzola e magari anche Marin, tre colpi di livello tanto per gradire, ma Conte è in attesa di rinforzi. Non è mica un segreto: in un periodo di lavoro super intenso, di ripetute massacranti e ripetizioni tattiche nel nome del 3-4-3 o 3-4-2-1 che sia, il tecnico ha osservato e selezionato dribblando gli effetti antipatici del caso Osimhen ereditato dal passato e della lontananza di Lukaku. Un freno alla costruzione del futuro di una grande squadra. Ma tant’è. Si corre, si parte. Tra otto giorni c’è l’Hellas a Verona, in campionato, e ora invece c’è il Modena. E ci sono i ricordi: nel 1989, 35 anni fa e con la maglia numero 10 del Lecce, Conte segnò al San Paolo il primo gol in Serie A e marcò Maradona. Oggi Diego non c’è più e lo stadio in cui debutterà da allenatore del Napoli si chiama come il Pibe: Antonio, Partenope e Santa Maradona.
Fonte: CdS