Quando mancano poche ore al via ufficiale della stagione 2024-25 (che sarà aperta, come di consueto, dal turno preliminare di Coppa Italia che vede impegnate le quattro squadre promosse in Serie B e le meglio piazzate della Serie C del precedente campionato), emergono alcune problematiche di natura societaria in due grandi piazze della terza serie, desiderose quanto prima di tornare nel calcio che conta.
Parliamo di Taranto e Catania. E’ delle ultime ore il caos che ha preso piede nella città ionica, da quando il presidente Massimo Giove ha annunciato il disimpegno immediato a causa dell’onerosa ristrutturazione dello stadio Erasmo Iacovone legata ai Giochi del Mediterraneo (in programma proprio a Taranto nell’estate 2026). Questa notizia ha scatenato un vero e proprio effetto domino, culminato nell’addio di alcuni calciatori già ingaggiati dal club pugliese per il prossimo campionato – in partenza nel weekend del 24/25 agosto – e nella quasi certa irrogazione di sei punti di penalità da scontare a causa di mancati pagamenti fra stipendi e contributi vari. Dovrebbe restare in sella, almeno per il momento, il tecnico Eziolino Capuano (artefice di una straordinaria cavalcata nella scorsa stagione interrottasi soltanto contro il Vicenza nella Fase Nazionale dei playoff). Per garantire l’ordinaria gestione e far da traghettatore in vista del passaggio di mano, Giove ha annunciato la nomina di un direttore generale che s’insedierà nella giornata di lunedì: si fa il nome di Fabrizio Lucchesi, ex dg della Roma.
Se le acque in casa ionica sono agitate, la situazione non è migliore alle falde dell’Etna. A Catania si registrano infatti problematiche di natura amministrativa, non essendo ancora stata approvata da alcun istituto bancario italiano la fideiussione australiana predisposta dalla società in fase d’iscrizione al torneo. Tale passaggio, indispensabile alle attività di mercato, non permette ai siciliani di effettuare operazioni. In aggiunta ad una situazione già delicata, l’amministratore delegato Vincenzo Grella sarebbe da giorni in contatto con la proprietà senza ricevere risposta. Se entro il 9 agosto le cose non migliorassero, sarebbe inevitabile incorrere in punti di penalità e nel dover rivedere le proprie ambizioni stagionali. Ad ulteriore dimostrazione di una fase critica, il Catania scenderà in campo alle 18.00 in Coppa Italia contro la Carrarese utilizzando i tesserati in esubero e le maglie della scorsa stagione, non potendo ufficializzare né i nuovi arrivati né le nuove divise.