Nulla da fare per Angela Carini, pugile napoletana, nel match contro l’algerina Imane Khelif, al centro di un caso per via dell’identità sessuale. Il duello ai Giochi di Parigi è durato soltanto 46 secondi, nei quali la giovane atleta italiana è stata duramente colpita per ben due volte dalla Khelif.
Dopo che il verdetto è stato ufficializzato dai giudici di gara, l’azzurra si è inginocchiata sul ring scoppiando in un pianto a dirotto. Queste le sue dichiarazioni, riprese da gazzetta.it:
“Questa per me non è una sconfitta, essere qui, scavalcare quella corda, è un onore. Non sono nessuno per giudicare e non ho nulla contro la mia avversaria. Avevo un compito e l’ho eseguito anche se non ce l’ho fatta. Tutto quello che è accaduto prima dell’incontro non ha influito assolutamente“.