Anellucci: “Per Dovbyk non mi strapperei i capelli; Napoli “ostaggio” di Osimhen”

A “1 Football Club – speciale calciomercato”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Claudio Anellucci, agente FIFA. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Dovbyk sembra in procinto di approdare a Roma. Non è una occasione persa dal Napoli?
“Sì e no. Per me, una mezza stagione non ha nessun tipo di significato, soprattutto per gli attaccanti. Voglio vederlo e, magari, poter dare un giudizio più chiaro. Non mi strapperei i capelli fossi nel Napoli. È una operazione molto onerosa, che la Roma doveva assolutamente fare. Voglio vederlo in un campionato tosto dal punto di vista difensivo”
L’accoglienza riservata a Soulè ricorda quella di Lukaku, un anno fa.
“Con tutto il rispetto per un giocatore interessante come Soulè, trovo abbastanza particolare che, per un ragazzo che deve ancora dimostrare tutto, ci sia stata una accoglienza simile. Forse, il fatto di aver preso un calciatore dalla Juventus, per una questione di campanilismo, ha fatto scattare qualcosa nei tifosi. Tuttavia, ognuno festeggia come gli pare. Magari Soulè farà trenta gol e sarà il miglior giocatore della prossima stagione. Prima eravamo abituati ad accogliere i vari Pato, Ibrahimovic e Ronaldinho agli aeroporti. Oggi, invece, ci si esalta per Soulè. Più che altro, ci dovremmo soffermare sul fatto che talenti del nostro calcio come Calafiori vanno a giocare in Premier. A Mourinho chiederei cosa pensa oggi di Calafiori, che egli stesso aveva accompagnato alla porta. A volte, bisognerebbe dare meno potere a certi tipi di allenatori e darne di più a coloro i quali sono meno sponsorizzati”
Lei aveva definito la situazione Osimhen una supercazzola che De Laurentiis aveva insolitamente subìto dall’entourage del ragazzo. Cosa intendeva?
“Mesi fa avevo dei dubbi sul fatto che l’operazione fosse stata gestita benissimo dall’entourage del ragazzo e molto meno dal Napoli. Difatti, la società, ad oggi, è ostaggio del contratto di Osimhen. Ci sono delle difficoltà oggettive per la cessione della punta. In certe situazioni andrebbe tutelato anche il club oltre al giocatore”
AnellucciCalcioNapoli
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