In difesa il Napoli contro l’Egnatia non ha rischiato praticamente nulla: nel primo tempo il trio difensivo è stato composto da Di Lorenzo, Rrahmani e Natan davanti a Meret. Qualche ripartenza, ma è fisiologico adattamento ai nuovi dettami tattici e la dura preparazione. Nel secondo tempo è cambiato tutto il pacchetto arretrato: Caprile in porta, protetto da Rafa Marin, Buongiorno e Juan Jesus. I nazionali hanno risposto bene e la mano di Conte già si vede. Ora toccherà al Brest, terzo classificato in Ligue 1 e partecipante alla nuova Champions League: il livello si alza, ma per ora Conte può essere soddisfatto.
Fonte: Gazzetta dello Sport