Mai alla Juve. Buongiorno: “Non avrei potuto tradire il Toro”

Alessandro Buongiorno ha le idee molto chiare e le ha espresse nel corso della conferenza stampa di presentazione con il Napoli, trovando il tempo anche il modo di celebrare sia Osimhen e Lukaku come attaccanti top. L’ex difensore del Torino ha spiegato i motivi che l’hanno portato a scegliere il Napoli: “Quest’anno tante squadre mi hanno cercato come l’anno scorso. Sono sempre legato al Toro, ma era il momento per me di compiere questo step per la mia crescita professionale. Non sono mancate le dimostrazioni d’affetto del Napoli quando sono uscite le prime voci, poi con mister Conte e il ds Manna ho parlato durante l’Europeo. Ci siamo sentiti molto. Tutto questo mi ha spinto a scegliere l’azzurro“. Anche la Juventus aveva messo gli occhi su Buongiorno, ma non poteva tradire il suo passato: “Ho giocato e sono cresciuto nel Torino, ho letto i nomi a Superga. Mi sembrava di tradire me stesso se fossi andato alla Juventus. Qui l’affetto della gente si fa sentire: sono stato a Napoli e si poteva toccare con mano la passione della gente per il calcio e la squadra. Sono contento davvero per la scelta fatta. Non mi piace fare proclami. Il primo obiettivo è quello di migliorarsi sempre, provando a vincere quante più partite possibile. Il secondo è quello di non deludere i tifosi. Che non significa non sbagliare mai, sarebbe impossibile non farlo. Ma quando siamo in campo dobbiamo dare tutto. Noi stiamo veramente sudando per questa maglia“. Nomi altisonanti tra i difensori che l’hanno ispirato: “Da piccolo guardavo tanti video di Maldini e di Nesta. Su Youtube guardavo le immagini cercando di replicare quello che facevano loro in campo. Poi Sergio Ramos è diventato un altro punto di riferimento per la sua leadership in campo. Questa aurea di leader mi ha sempre spinto ad osservarlo“. In Serie A Buongiorno ha affrontato molti attaccanti e svela quali lo hanno messo più i difficoltà: “Osi è stato ostico: conosciamo tutti la sua forza e la sua velocità. Per il gioco con il Torino che spesso ci portava a giocare uomo contro uomo, però, devo dire che con Lukaku è stato molto difficile. Ma ci sono tanti attaccanti forti. La cosa che mi aiuta è che li studio moto. Osservo i loro movimenti ed il modo in cui i compagni gli servono i palloni“. Infine, il difensore italiano ha parlato anche del confronto con Kim: “Non mi piace fare paragoni. Lui è lui e io sono io. Kim è stato un giocatore importante per il Napoli e spero di poterlo essere anche io. Ma penso solo ad aiutare la squadra a raggiungere i migliori risultati possibili“.

Fonte: Il Mattino

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