Successo convincente con protagonista il gioiello georgiano
Nella ripresa anche l’esordio di Buongiorno
È subito Kvaranapoli
Vola, segna e apre il poker completato da Politano, Simeone e Ngonge Azzurri già corti, veloci e molto aggressivi: si vede la mano di Conte
Osi non c’è, Kvara sì.
Il mago è tornato, taglio estivo e voglia invernale, e in venti minuti fa sparire i tormenti francesi (e il Psg) con una magia destro-sinistro che spacca la partita con l’Egnatia: ruba un pallone, parla di calcio con Lobotka che lo lancia con un lob, controlla con il collo del piede destro e con il collo del sinistro segna il primo gol della sua nuova vita azzurra. Delizioso. E mica soltanto questo: carico, generoso, al servizio della squadra. Del terzo Napoli di Antonio Conte, però, piace l’intera interpretazione collettiva dei meccanismi sia nel primo, sia nel secondo tempo. Il 4-0 finale al Patini contro una squadra più avanti nella preparazione, reduce dai preliminari di Champions e alle prese con quelli di Conference, è la naturale conseguenza della superiorità tecnico-tattica ma anche il frutto di un lavoro atletico che comincia a rendere: gli azzurri hanno corso e aggredito come Conte pretende. Da rivedere? Da capire, più che altro: Cheddira e Simeone hanno lottato e concluso, e il Cholito ha pure segnato, ma non è mica un segreto che il Napoli stia aspettando il suo centravanti principe. Fonte: CdS