CdS – Nuove regole arbitrali, Italia poco propensa alla sesta sostituzione

Il Corriere dello Sport oggi in edicola si sofferma sulle principali novità emerse dal regolamento arbitrale che accompagnerà la prossima stagione e le perplessità manifestate in Lega. Il quotidiano evidenzia come, da via Rosellini, si respiri scetticismo su una delle norme venute fuori dalla circolare, quella relativa al “sesto cambio“. «Non adotteremo il sesto cambio in caso di trauma cranico o commozione celebrale. Dato che non è un obbligo regolamentare ma una indicazione da parte dell’Ifab e dato che statisticamente questo tipo di infortunio è un evento estremamente raro, anche sentendo le altre Leghe europee, per quest’anno non adotteremo il sesto cambio». 

L’indicazione, mutuata dal rugby (concussions), non troverà applicazione immediata in Italia, mentre era prevista nell’ultima Copa America negli Usa, su indicazione della Conmebol. L’Ifab aveva introdotto questa possibilità in occasione del Mondiale in Qatar del 2022, con una sperimentazione che era partita quasi un anno prima, seguendo anche le raccomandazioni del Football Emergency Medicine Manual («I giocatori che si sospetta abbiano subito una commozione cerebrale dopo una valutazione in campo devono essere immediatamente rimossi dal campo per ulteriori valutazioni mediche»). Fra le Leghe che all’epoca aderirono alla sperimentazione, quella inglese. E proprio in Inghilterra, appena tre anni fa (2021) arrivò la prima sostituzione per commozione celebrale. Il 9 febbraio, durante Manchester United-West Ham (FA Cup), Issa Diop dopo uno scontro con Martial fu sostituito per trauma cranico. In precedenza, fuori dalla sperimentazione, terribile fu il colpo (involontario) di David Luiz a Raul Jimenez che riportò la frattura del cranio.

Calcionews
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