Chi può essere il Giaccherini del Napoli? L’ex lo sa

Giak è stato un simbolo della parabola di Antonio Conte e della sua filosofia: se vuoi, puoi. «Beh, Conte è Conte». E lui per tutti sarà sempre Giaccherinho – definizione del signor Antonio -, uno dei giocatori cult di un tecnico che ha scalato il mondo tra grandi vittorie e un grande rifiuto del destino: «Nel 2010 Conte mi voleva al Siena in B, ma preferii restare al Cesena in A. Fu il no che m’ha cambiato la carriera, il più giusto possibile: l’anno dopo mi portò alla Juve». E poi in Nazionale, all’Europeo, nel 2016. In questa fase, invece, Emanuele fa il commentatore ai microfoni di Dazn

Il nuovo Jack?
«Direi Cheddira: ha grandi potenzialità, è tenace, si allena con il fuoco negli occhi. Conte mi volle alla Juve anche contro le idee della società, mentre lui era già di proprietà, ma potrebbe seguire un po’ il mio percorso»

 

fonte: Cds

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