E a lla fine arriva Wal. Osimhen non è al meglio e fa lo spettatore in panchina, Lukaku è in vacanza – e soprattutto di proprietà del Chelsea – e Simeone non riesce a mettere la firma: e così la copertina del battesimo del Napoli di Antonio Conte se la prende Walid Cheddira. Detto Wal: un gol su rigore che provvede a procurarsi, gli assist per Gaetano e Ngonge e tante altre cose buone nel secondo tempo dell’amichevole vinta per 4-0 allo stadio di Carciato contro l’Anaune Val di Non, squadra di Eccellenza trentina che ormai da cinque anni partecipa alla prima festa di calcio della stagione azzurra.
CHE FATICA. La premessa è dovuta: la squadra arriva in campo stremata da cinque giorni e mezzo di allenamenti super intensi e dalla sessione di 5-6 chilometri di ripetute, di corsa, sostenuta la mattina prima delle prove tattiche, e ciò significa che il test è servito più che altro a rompere il ghiaccio. Fatica, gambe imballate e inevitabile appannamento della lucidità non sono alibi, piuttosto fatti inesorabili. E non è un caso che Conte, in genere l’uomo in più della squadra nel corso delle partite, sia rimasto seduto in panchina per tutta la partita al fianco del vice Stellini: non serviva altro che osservare e valutare l’atteggiamento del gruppo e i primi segnali del suo calcio. Che arrivano puntuali: 3-4-2-1, il sistema di base, che diventa 5-4-1 in fase difensiva; la costruzione a 3 (difensori) più 2 (centrocampisti); gioco in verticale e in ampiezza; i 2 attaccanti stretti alle spalle della punta centrale; la centralità dello sviluppo sulle fasce, con le sovrapposizioni; baricentro alto; pressing offensivo e a tratti ultra sul portiere e i terzini dopo le rimesse dal fondo, soprattutto all’inizio (non è un caso, per la tenuta). E ancora: in costruzione, sui cambi di gioco, il trequartista va in ampiezza e l’esterno difensivo in profondità. Per la famosa aggressività se ne riparlerà con le gambe più leggere, per carità.
I SINGOLI. Mai impegnati Marin e colleghi difensori, mentre buonissimo è stato l’impatto di Spinazzola, autore del primo gol dell’era Conte e di un primo tempo pieno di iniziative. Promossa anche l’attitudine di Anguissa, riferimento del gioco senza Lobotka: dovrà incidere nelle partite clou, certo, ma l’impatto è sembrato quello dei vecchi tempi. Positivo Gaetano, gol a parte, ma la voglia e la fame di Cheddira, 26 anni, centravanti della nazionale marocchina reduce dai prestiti a Bari e Frosinone, hanno fatto la differenza: sembrava solo in transito, ma l’atteggiamento e i risultati in allenamento e in partita potrebbero cambiare il suo destino. Mica è certo che vada via. Sabato si replica con il Mantova.
NAPOLI 4 – ANAUNE 0
NAPOLI 1° TEMPO (3-4-2-1): Caprile; Marin, Rrahmani, Juan Jesus; Mazzocchi, Anguissa, Cajuste, Spinazzola; Politano, Lindstrom; Simeone.
NAPOLI 2° TEMPO (3-4-2-1): Contini; Mezzoni, Ostigard, Natan; Zerbin, Iaccarino, Russo, Mario Rui; Ngonge, Gaetano; Cheddira. A disp.: Turi, D’Avino, Ambrosino, Osimhen, Popovic. All.: Conte.
ANAUNE VAL DI NON (3-4-2-1): Gionta (18′ st Weber); Comini, Menapace, Faes (13′ st Badjan); Casagrande (13′ st Pezzi), Borghesi (13′ st Bizzarri), Pangrazzi (13′ st Barbi), Ferreira (13′ st Falvo); Biscaro (13′ st Concini), Micheli (13′ st Kamberaj); Belcastro (13′ st Graifenberg). All.: Morano.
ARBITRO: Schmid di Rovereto.
MARCATORI: 44′ pt Spinazzola, 8′ st rig. Cheddira, 12′ st Gaetano, 28′ st Ngonge.
NOTE: spettatori 1.300. Recuperi: pt 2′, st 0′.
Fonte: CdS