Prima le lacrime di Giada Greggi, poi la carica di Andrea Soncin. La vigilia di Olanda-Italia, penultimo appuntamento del girone di qualificazione a Euro 2025, è stata segnata dal pianto della centrocampista della Roma per la scomparsa avvenuta qualche giorno fa di Fabio Melillo, l’allenatore della Ternana che l’ha fatta esordire nel massimo campionato quando aveva 14 anni. «Se sono in Nazionale lo devo a lui: sono tantissimi i ricordi…», ha detto Greggi prima di fermarsi per l’emozione. Il motorino azzurro ha messo il focus sull’Olanda: «Sarà una partita diversa rispetto all’andata, ma siamo pronte a dare il 200%».
LA SITUAZIONE. L’Italia al momento è 3ª con 5 punti, gli stessi della Norvegia che ha però ha una migliore differenza reti. Il girone è comandato con 7 punti dall’Olanda, battuta in avvio dalle azzurre, mentre è chiuso dalla Finlandia, che ne ha 4. C’è bisogno del colpo grosso stasera a Sittard per arrivare all’ultima giornata (a Bolzano, contro la Finlandia) con la quasi certezza di staccare il pass diretto per Euro 2025. In caso contrario c’è il rischio di entrare in un contorto meccanismo di spareggi.
SONCIN. Chi ci crede più di tutti è Andrea Soncin. Ha ridato un’anima all’Italia coinvolgendo molte calciatrici, mettendo Linari e compagne al centro del progetto. Il ct è andato dritto al punto: «C’è voglia di fare una grande impresa».