STAND-BY
Victor Osimhen è rientrato in Italia con moglie e figlia e si è presentato regolarmente al centro sportivo. A oggi, il presidente non ha ricevuto offerte per il nigeriano. Gli importi stabiliti per la clausola rescissoria e l’ingaggio dovevano fare il bene delle parti coinvolte. Avrebbero dovuto arricchire il Napoli e l’attaccante. La realtà attuale racconta qualcosa di diverso. Il prezzo di 130 milioni e lo stipendio di 10 sono diventati un deterrente, che ha scoraggiato anche le potenze economiche del calcio mondiale a farsi sotto con convinzione. Il Paris Saint-Germain riflette su una possibile proposta, mentre il mercato in Arabia Saudita aprirà i battenti soltanto tra una settimana. Ma Manna ha fretta di vederci chiaro, Conte non sopporterebbe di buon grado il perdurare di una simile incertezza. Deve sapere chi sarà il centravanti su cui modellare la squadra e di certo non potrà attendere troppo per comprensibili esigenze di programmazione. È chiaro che nel momento in cui De Laurentiis aprisse a uno sconto, qualche pretendente prenderebbe coraggio anche solo per ottenere informazioni e comincerebbero le discussioni del caso. Lukaku, intanto, freme. Si è promesso all’allenatore e accetterebbe una riduzione dell’ingaggio.
IL CAPITANO
Giovanni Di Lorenzo desta meno ansie. L’effetto salvifico dell’allenatore dovrebbe essere sufficiente a ricucire lo strappo, grazie anche al passo indietro di De Laurentiis. Il capitano si riserva comunque di sancire la pace soltanto dopo un confronto col presidente, che avverrà in questi giorni. Al momento non c’è ragione di credere che le strade si dividano. Il tecnico ne apprezza le qualità in campo e fuori. È un leader da valorizzare, per garantire compattezza e unità d’intenti. Proprio quelle che sono mancate nel naufragio da cui il Napoli vuole riemergere.
Fonte: Gazzetta