Già, perché su questo punto non ci sono dubbi: Osimhen lascerà Napoli come da accordi stabiliti lo scorso dicembre, quando arrivò la fatidica firma sul rinnovo di contratto fino al 2026, per 10 milioni l’anno. Il Napoli dimostrò così la riconoscenza verso uno degli eroi del terzo scudetto, primo giocatore della storia azzurra capace di conquistare il tricolore insieme al titolo di capocannoniere. Su quel contratto è stata inserita una clausola rescissoria da 130 milioni: una specie di polizza assicurativa per il club, che è diventata una prigione per tutti. Osimhen ha estimatori un po’ ovunque, ma nessun top club europeo oggi sembra intenzionato a investire tutti quei soldi per il suo cartellino. L’offerta giusta potrebbe arrivare dall’Arabia Saudita, già nell’estate scorsa terra di tentazione per Victor. Ma Osi vuole di più, come è giusto che sia: aspetta una squadra che gli garantisca la Champions, la possibilità di giocarla di nuovo e di puntare magari anche a vincerla: lo scorso anno è arrivato settimo nella classifica del Pallone d’oro, vincendo poi quello africano. E ha l’ambizione di crescere ancora, di restare nell’elite del calcio mondiale. Per questo aspetta la Premier, campionato dei sogni, dove c’è l’Arsenal che lo ha messo nel mirino senza però ancora avanzare offerte concrete perché vorrebbe investire molto meno dei 130 milioni dalla clausola. Sullo sfondo c’è sempre la pista Psg, oggi interlocutore un po’ scomodo per il Napoli dopo la questione Kvara. Fonte: Gazzetta