A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Nicola Mora, allenatore ed ex calciatore del Napoli. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Cosa dobbiamo aspettarci dalla prima stagione di Conte al Napoli?
“Anzitutto quel senso di appartenenza che aveva permesso i grandi risultati dell’annata dello scudetto. Unità di intenti, senso di appartenenza e voglia di arrivare all’obiettivo, al di là delle prerogative personali. Quel che è mancato quest’anno. Conte sarà il fattore che consentirà di costruire una grande squadra, una garanzia nel leggere le partite e nel guidare i giocatori alla competitività. Dopo un’annata fallimentare, non c’era scelta migliore. Va dato a De Laurentiis di aver fatto la scelta giusta”
Hermoso è un ottimo colpo per gli azzurri?
“E’ il nome giusto. Sta cambiando qualcosa non soltanto nell’assetto societario, con l’innesto di Oriali, ma anche nelle scelte dei giocatori. In passato, si sceglievano giocatori di prospettiva. Oggi, invece, si acquistano calciatori già pronti, come Hermoso, da affiancare a prospettive come Marin. È il segnale che sta cambiando qualcosa. Napoli ha bisogno di avere calciatori già pronti, da accompagnare a ragazzi di talento da far crescere”
Lobotka ha detto che, di fronte ad offerte di top club, le valuterebbe. Sarebbe un sacrificio gestibile?
“Dipenderà da come intenderà giocare Conte. È sicuramente un top player. Anche in questa annata deludente, è stato il migliore. Ha dimostrato le sue qualità anche all’Europeo. Sono tutti sacrificabili, a patto che vi sia un progetto. In un 4-3-3 sarebbe indispensabile. Prima di togliere un giocatore come lui, però, ci andrei piano. È uno di quelli poco sostituibili. A me, è piaciuto molto Conte quando ha detto che Napoli deve essere una meta. Antonio è una garanzia e, pertanto, si potrà stare sereni questa estate. Le mosse del club saranno oculate e finalizzate a mantenere la rosa competitiva”
Chiesa può essere l’ala destra del Napoli di Antonio Conte?
“E’ un giocatore che mi è sempre piaciuto. All’Europeo è difficile giudicarlo, hanno fatto male tutti. Ha una tecnica incredibile, uno strappo importante. Si esprime al meglio a sinistra dove, però, gioca Kvaratkshelia, che è inamovibile. Un giocatore come lui, tuttavia, troverebbe sempre spazio”.