“Italia, tutto sembra essersi ridotto ad una questione di potere. Disastri attuali partono da lontano”

Claudio Anellucci, agente FIFA, ha parlato ai microfoni di 1 Football Club dei principali temi di giornata, da Euro 2024 alla Serie A fino al mercato, che proprio oggi ha ufficialmente aperto i battenti.

Federico Chiesa è vicino al Napoli?
“Non mi risulta. Sapevo ci fosse una volontà della Juventus di trattenere Federico. Credo ci sia stato un confronto tra il suo entourage e la nuova proprietà. Lì, forse, qualcosa si è incrinato. Era vicina una richiesta di prolungamento. La distanza tra domanda e offerta era parecchia e, se ci sono voci in merito ad un accostamento al Napoli, vuol dire che le trattative non sono state proficue”.
Perché l’Italia sforna campioni in tutti gli sport e solo nel calcio non li utilizza?
“Ho avuto diverse problematiche, nella mia carriera, proprio in merito a questo tema. Venni licenziato in tronco per aver criticato l’eliminazione dell’Under 21 dall’Europeo. È un calcio imbarazzante, che parte da Coverciano. Una volta avevamo i migliori allenatori al mondo, dominavamo il calcio. Ad oggi, c’è tanta confusone, anche nelle gerarchie. Sembra essersi ridotto tutto ad una questione di potere, pur essendo sempre sport. Quando 15 anni fa ho cominciato la mia battaglia sui settori giovanili, non mi capacitavo dell’assenza di talenti italiani nei suddetti settori. Mi facevo delle domane, ed oggi ne vedo le risposte. Quando fai un disastro come quello di oggi, devi essere bravo a farlo, come lo sono stati i nostri dirigenti”.
E’ possibile pensare a qualche nome altisonante per il mercato italiano?
“No, assolutamente. Pensate, ad esempio, che nel 2000-2001, eravamo primi in Europa come vendita dei diritti. Oggi, nel 2024, abbiamo la Premier che è la prima, la Liga che è la seconda, Bundes terza e Ligue 1 quarta. Anche la Turchia è davanti a noi. Sfido chiunque a far peggio dei nostri dirigenti in vent’anni”.
Chi prende Zaniolo fa un affare?
“Chi lo prende, innanzitutto? Atalanta? Un club tanto lungimirante pensate possa spendere le cifre di cui si legge in giro? Il nostro è un calcio malato, che deve cambiare a partire dalle scuole calcio. Se si deve pagare mille euro a bambino, ma che scuola calcio è? Oggi, siamo alla deriva. Se accolliamo la colpa a Spalletti, non cambia niente. Il pesce puzza dalla testa. Se non metti delle regole, come due stranieri massimo per club o l’obbligo di soli italiani nelle categorie inferiori, tutto questo casino sulle quote rischia soltanto di complicare la vita, per non fare nulla alla fine”.
Su Osimhen c’è mercato?
“Secondo me, il Napoli si è incartato e rischia di rimanere con il cerino in mano. Quando, a metà stagione, dichiari che il giocatore andrà via, alzi l’asticella. Tuttavia, a fare il prezzo è chi compra. Inoltre, sappiamo quanto a Conte piaccia poco avere situazioni ballerine nelle proprie squadre”.

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