Khvicha rinato con il gol al Portogallo. I precedenti del georgiano contro la Spagna

Il Psg li vuole insieme, ADL non cede Kvaravaggio sfida il giovane Picasso
La sfida tra Kvara e Yamal, Kvaravaggio contro il giovane Picasso, può essere inquadrata da mille angolature. Le mille angolature del talento. E va bene, d’accordo, finora Lamine ha sempre battuto Kvaratskhelia nei faccia a faccia Georgia-Spagna e Napoli-Barça, ma in fatto di prospettive Khvicha ha dimostrato ieri in allenamento di essere in gran forma: con un colpo a effetto a rientrare proprio tanto, tipo palla da biliardo, è riuscito a fare un gol tirando da dietro la porta. Ora c’è, ora non c’è: è tornato l’illusionista? Sembra di sì.

 

 

Notizia bomba, uno scoop che i georgiani si godono con un po’ di sana spocchia che fa scugnizzo del Caucaso o forse training autogeno per sovvertire il pronostico decisamente a favore della furia Roja: «Kvara è migliore di tutta la Spagna», il volo di Mamardashvili, portiere fenomenale tra i pali e davanti al microfono, che nella vita è anche il numero uno del Valencia. Un derby, per lui. Un po’ come quello tra Kvara e Lamine, 23 anni contro 16-quasi-17, un esterno sinistro d’attacco tutto scatti, fantasia e giochetti di prestigio contro un esterno destro d’attacco tutto sale, pepe e genialate. Yamal ha già battuto Kvaratskhelia tre volte: due con la Spagna e una con il Barcellona nel bis degli ottavi dell’ultima Champions, a marzo, dopo il pareggio dell’andata. Ma c’è di più: Lamine ha superato Kvara anche nella sfida del mercato orchestrata dal Psg: il club di Al-Khelaifi li vorrebbe entrambi, un Kvaravaggio d’autore sulla parete di fascia sinistra e un giovane Picasso su quella destra, ma per Khvicha ha offerto 110 milioni a De Laurentiis, mentre per il terribile adolescente ne ha messi addirittura 200 e poi 250 sul tavolo di Laporta. Finale in parità: è stato rimbalzato da Napoli alla Catalogna. L’arte del calcio non ha prezzo.  

SACRIFICI. Quella di Colonia sarà un’altra sfida da raccontare: nel nome del talento e dell’istinto, certo, ma anche un po’ nel ricordo delle lavate di capo di Xavi e Spalletti, gli allenatori che tra La Masia e Castel Volturno, ai tempi di Barça e Napoli, ripetevano come un ritornello la necessità di sacrificarsi in fase difensiva: oggi ognuno dovrà attaccare, tormentare e disinnescare l’altro. Questioni di calcio moderno: il tempo di Best e Figo è passato da un pezzo e ora finanche l’anarchia della classe ha bisogno di regole.

ROJA E AZZURRO. Per la cronaca: Kvara ha segnato 2 gol contro la Spagna – qualificazioni mondiali ed europee – ma ha sempre perso. Una volta anche 7-1, l’ultima a novembre per 3-1. Ha voglia di novità: ha già fatto la storia contro il Portogallo vincendo 2-0, arrivando agli ottavi, battendo il suo idolo Cristiano e segnando il primo gol nel torneo.

Poi, dopo aver incassato anche la 7 da collezione di Ronaldo, ha ricevuto la visita di De Laurentiis a Düsseldorf: nuova maxi proposta di rinnovo del contratto in scadenza nel 2027, stipendio a scalare da 5 milioni compresi bonus che fino al 2029 crescerà fino a superare i 7. Sacrificio clamoroso di Adl senza Champions, coppe e il fondo sovrano del Qatar alle spalle.
Khvicha per ora ha congelato tutto, si rivedranno dopo l’Europeo: il Psg gli offre 11 milioni per 4 anni, ma tanto il Napoli non lo venderà. Come il Barça non cederà Lamine: 0-0 e vinca l’artista migliore.

 

Fonte: CdS

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