Il piano del Napoli, insomma, è chiaro e ambizioso. Kvara e il suo agente Mamuka Jugeli hanno ascoltato e gradito la mossa di Adl, ma il giocatore ha rifiutato, chiedendo tempo per riflettere. In questo momento è totalmente concentrato sulla Georgia, vuole aspettare il secondo incontro programmato dopo la fine dell’avventura all’Europeo e la proposta da 11 milioni a stagione del Psg continua a ronzargli nel cervello vorticosamente. Legittimo, per carità: è un’offerta da capogiro per un giovane e aspirante campione di 23 anni con tanti riflettori sparati addosso e tante promesse da mantenere in virtù di un talento purissimo. Ma è anche un’offerta non legittima, cioè contraria alle regole e alle leggi come ha ricordato De Laurentiis: il Psg di Al-Khelaifi, per altro presidente dell’Eca, l’ha proposta a un giocatore sotto contratto pluriennale con un altro club senza alcuna autorizzazione. Abitudine diffusa? Certamente sono questi gli usi e i costumi, ma il Napoli ha già reagito: ha respinto la mega offerta da 110 milioni dei parigini senza possibilità di repliche e ha blindato Kvara. Incedibile, non trattabile con nessuno: in un solo concetto ripetuto anche giovedì in Germania al giocatore e all’agente, se non arriverà l’accordo sul rinnovo Khvicha continuerà a giocare nel Napoli allo stipendio attuale da 1,8 milioni proprio come ribadito da Conte. Nessun margine di trattativa, sul punto: Adl imperativo categorico.
Fonte: CdS