De Laurentiis punta settore giovanile: Il presidente aveva trascurato il vivaio

All’inaugurazione dello stadio di Telese Terme il presidente Aurelio De Laurentiis non ha parlato di Conte e del mercato. Si è soffermato sul settore giovanile, a cui intende dare – in ritardo – una spinta perché ha compreso che questa rappresenta una importante fonte tecnica, assolutamente da sfruttare.Ringraziato un uomo-società come Grava, che nella scorsa stagione si è dovuto dedicare alla prima squadra come assistente prima di Mazzarri e poi di Calzona, ha annunciato che a dirigere questa struttura sarà Giuseppe Santoro, nelle ultime stagioni team manager azzurro. Non si tratta di un passo indietro per questo esperto dirigente: è la sua competenza che occorre per la riorganizzazione e la crescita del vivaio. Santoro fu tra i primissimi collaboratori della Napoli Soccer. Si occupò del settore giovanile fino al 2009, quando De Laurentiis decise di assegnargli l’incarico di team manager della prima squadra. Santoro non è soltanto il dirigente che acquistò Insigne per 1.500 euro. Ha una cultura del vivaio, appresa alla grande scuola di Carmine Tascone, il suo maestro scomparso due anni fa. Le intenzioni di De Laurentiis sono buone, tuttavia andranno verificate – è il caso di dire – sul campo. Nel lontano 2011, in occasione di una trasferta del Napoli a Barcellona per il Trofeo Gamper, il presidente si recò nella Masia blaugrana per studiare quel modello. Ma non lo ha riprodotto nel suo club perché sarebbe stato necessario un forte investimento anzitutto sulle infrastrutture. Il Napoli non ha un centro di proprietà, le giovanili si allenano e giocano tra lo stadio di Cercola e il campo Kennedy. Fonte: Il Mattino

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