T redici anni fa Aurelio De Laurentiis presentò un giocatore con una maschera da leone, ieri ha presentato un leone con la faccia di Antonio Conte. Il
PROMESSA E DEBITO
Alle 15.28, Conte va in scena senza recitare.
Sipario, luci, prego: «Io posso promettere serietà nel dare tutto per il Napoli, nel trasmettere la mia cultura lavorativa, la mia mentalità, le mie idee calcistiche. L’obiettivo di un allenatore, oltre a vincere, è di rendere orgogliosi i propri calciatori e i propri tifosi. E il tifoso dovrà riconoscersi nella squadra e nei giocatori. Nel calcio esistono vittoria e sconfitta ma non deve esserci l’attenuante di non aver dato il massimo. Ecco: io prometto che daremo più del massimo».
E ancora: «Napoli è malata di calcio, in senso positivo, e noi dobbiamo andare di pari passo. Ora, però, non è il momento di parlare, ma di fare i fatti. Tutti devono avere voglia di rivalsa per quello che è successo un anno fa: sono tornato in pista mica solo per avere la statuina del presepe... Sia chiaro: è un onore fare parte della storia della città, ma ho già ricevuto tanto e non ho ancora dato niente. Per me è una novità: sono in forte debito nei confronti di Napoli».
Fonte: CdS