Michele Padovano, direttore sportivo ed ex compagno di squadra di Conte alla Juve, ha parlato ai microfoni di “1 Football Club” sulle frequenze di 1 Station Radio.
Qualificazione giunta all’ultimo respiro per gli Azzurri. L’Italia paga anche la penuria di alternative in attacco?
“È stata faticosa, ma ce l’abbiamo fatta. Come Italia, siamo sempre stati pieni di attaccanti molto forti ma, in questo periodo, non è così, purtroppo. Spalletti non aveva una grande libertà di scelta. La cosa positiva resta la qualificazione, anche se all’ultimo secondo. Questo vuol dire che ci sono giocatori di personalità, che hanno cercato il gol fino alla fine e che non ci stavano a tornare a casa”
Qual è la posizione in campo di Giacomo Raspadori? Il suo è sempre stato un equivoco tattico.
“E’ una seconda punta. Secondo me, è un giocatore interessante, che può svolgere i vari ruoli d’attacco, anche come esterno. Si adatta, è un calciatore moderno che può sempre tornare molto utile”
Nello scacchiere di Antonio Conte potrebbe essere impiegato come prima punta o come trequartista?
“Più come trequartista, non lo vedo come prima punta. Le sue caratteristiche possono permettergli di esprimersi al meglio sulla trequarti. D’altronde, sono sicuro che con Conte farà un’ottima stagione. Con Antonio, i giocatori migliorano sicuramente”
Domani ci sarà la conferenza di presentazione di Antonio Conte. A Napoli, non bisognerà commettere l’errore di ritenere che, con il suo arrivo, si dovrà puntare immediatamente al successo, senza garantirgli il tempo di lavorare sulla squadra.
“È vero, ma sono anche estremamente convinto che lui trasmetta la sua idea di gioco molto velocemente. È nato per vincere, ed è venuto a Napoli per vincere. I giocatori forti dovranno rimanere, cosa che sono sicuro accadrà. Dirigenza e giocatori troveranno un punto di incontro. Il Napoli, il prossimo anno, sarà la squadra da battere”
Ieri, Chiesa è entrato ed ha spaccato la partita. Lo vedrebbe bene nel nuovo Napoli di Conte?
“Ha delle qualità indubbie: strappa, punta l’uomo e lo salta. Attualmente, ha problemi di condizione fisica, ma sono convinto che, ritrovata questa ultima, riuscirà ad essere il giocatore che conosciamo e di cui abbiamo bisogno, in Nazionale e nella squadra di club”