Un sospiro di sollievo dopo la paura. L’Europeo di Barnabás Varga sarà anche finito con il colpo al volto subito durante la sfida contro la Scozia, ma quel che conta è la buona condizione clinica confermata ieri da un comunicato della Federcalcio ungherese: l’operazione al volto è riuscita senza ulteriori strascichi, con il calciatore che lascerà l’ospedale di Stoccarda domani, come scrive oggi Il Corriere dello Sport
Un colpo al volto terrificante, uno scontro di gioco che ha fatto capire sin da subito la gravità della situazione: al 69′ di gioco Gunn in uscita ha travolto l’attaccante ungherese colpendo anche un compagno di squadra. Uno scontro fortuito ma violento e tre minuti di terrore puro, con tutta la Stuttgart Arena rimasta senza respiro. Lento l’ingresso in campo da parte dello staff medico, con Szoboszlai a velocizzare le operazioni e i teli a coprire i soccorsi. Il bollettino medico diramato dai canali ufficiali dell’Ungheria non trasmetteva di certo serenità: «Diverse ossa del viso di Varga si sono rotte durante lo scontro avvenuto durante la partita, il calciatore ha anche subito una commozione cerebrale. Varga molto probabilmente verrà sottoposto a un intervento chirurgico e trascorrerà la notte all’ospedale di Stoccarda. Tutta la squadra fa il tifo per lui!». Ieri, nel tardo pomeriggio, è arrivato il comunicato in cui è stata sottolineata la riuscita dell’operazione e che il calciatore potrà lasciare l’ospedale già domani.
Non sono mancate le critiche alla Uefa per il ritardo nelle operazioni di soccorso tra cui quelle dello stesso Szoboszlai: «Ho provato a metterlo in una posizione corretta, pensando che fosse la cosa migliore, non riusciva a respirare correttamente. Soccorsi troppo lenti? Non credo siano stati abbastanza veloci». Pronta la risposta della Uefa: «L’intervento del medico sociale è avvenuto entro 15 secondi dall’incidente seguito immediatamente dal secondo medico dello stadio, per effettuare una prima valutazione dell’infortunio e fornire un trattamento adeguato. Non ci sono stati ritardi nel trattamento e nell’assistenza al giocatore».