Ad arbitrare Croazia-Italia, ieri sera alla Red Bull Arena di Lipsia, gara terminata 1-1, con relativa qualificazione degli azzurri di Spalletti, è stato Danny Makkeli, la cui prestazione è stata ritenuta più che sufficiente dal Corriere dello Sport. “Quando Makkelie (il Cds vota 6,5) non si accorge del tocco di mano di Frattesi, al 7’ del secondo tempo, ci pensa il Var Dieperink a richiamarlo all’On Field Review: sul cross di Kramaric, il giocatore dell’Italia ha il braccio alto e largo quando devia il pallone. Il calcio di rigore per la Croazia è evidente e infatti all’arbitro bastano pochi replay per correggere la sua precedente decisione di lasciar proseguire il gioco.
IN CONTROLLO
L’arbitro è sempre rimasto in controllo della partita, nonostante la scelta di tenere inizialmente un metro alto per i falli. Nel primo tempo Makkelie ha lasciato correre. Appena 8, 6 commessi dalla Croazia e 2 dall’Italia, i falli rilevati nei primi 45 minuti, ma con i suoi richiami e con il cartellino giallo al 24’ per Sucic per l’intervento in ritardo a fermare la ripartenza di Pellegrini è stato accettato dalle due squadre.
DISCIPLINARE
A livello disciplinare Makkelie ha ammonito 7 giocatori nel secondo tempo. Quando la partita si è fatta ancora più ruvida ha estratto giustamente il cartellino giallo a Modric, Ivanusec, Pongracic, Stanisic, Brozovic, e ai due azzurri Calafiori e Fagioli. Ammonito anche Spalletti.
VAR: Dieperink 6,5
È attento in occasione del tocco di mano di Frattesi. Giusto richiamare l’arbitro all’OFR”.