Se il caso Di Lorenzo potrebbe protarsi e diventare più intricato di quanto sembri, in casa Napoli non c’è voglia di fare il “bis” con Kvaratskhelia. Anche per l’attaccante un Europeo fino ad ora non esaltante. Contro la Repubblica Ceca il primo storico punto e qualificazione ancora possibile, ma l’esterno del Napoli fino ad ora non ha inciso. Sabato è pure uscito dal campo malconcio. Nulla che faccia cambiare idea al Napoli e a Conte.
Kvara è imprescindibile, anche perché in calendario c’è la cessione di Osimhen, non certo la sua. E mentre la questione Di Lorenzo è più “interiore” e intricata, per il georgiano gli spunti polemici del procuratore vanno inserite nelle normali schermaglie per il rinnovo di contratto. Anche se una vera trattativa non è mai partita (e non è ancora cominciata), a Mamuka Jugeli è arrivata “voce” di un aumento di stipendio da 1.2 a 3.5 milioni a stagione. Si legge su Il Roma.
Troppo poco, perché dopo il super rinnovo di Osimhen a 10 milioni, l’agente e il papà del georgiano hanno deciso di alzare l’asticella. In sostanza, se il nigeriano vale 10 milioni a stagione Kvara ne vale almeno 8, o comunque 7. Non si sa se è questa la cifra richiesta, ma il concetto è chiaro. Però, a interferire nella questione è stato il Paris Saint Germain, che da mesi ha avviato i contatti con l’entourage del georgiano si vocifera con una tentazione da (guardacaso) 10 milioni a stagione. Altro che Osimhen, ai francesi interessa Kvara.
Un’interferenza che non è piaciuta a De Laurentiis, che però ha chiesto a Manna di evitare altri screzi. Nei prossimi giorni il direttore sportivo vedrà Jugeli per cominciare finalmente questa trattativa. Il Napoli dovrebbe alzare la proposta fino a 5 milioni, che potrebbero diventare anche 6 se si pensa ai consueti bonus. Si spera che saranno sufficienti, anche perché si farà leva sulla volontà del calciatore, che a Napoli ci resta volentieri.