Mpasinkatu: “Sfogo Osimhen fuori luogo, ma perchè la nazionale è sacra”

A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Malu Mpasinkatu, direttore sportivo. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Qualche giorno fa c’è stato uno sfogo di Victor Osimhen contro il tecnico della Nigeria. Cosa è accaduto?
“Voglio derubricarlo come un malinteso. Il tecnico della nazionale ha una certa importanza, è stato uno dei primi giocatori nigeriani a vincere la Champions con l’Ajax degli olandesi. Ha convocato Victor che, però, già dopo la partita con il Lecce aveva mandato referti in cui si diceva non stesse bene. Lo sfogo – fuori luogo – dell’attaccante, però, è teso ad indicare quanto sia sacra la nazionale, sia per Osimhen che per tutti i calciatori africani. Il fatto di essere stato messo in cattiva luce non gli è piaciuto”
Può aver influito il fatto che l’attaccante si aspettava di poter essere ad un passo dal firmare per un nuovo club?
Sanno benissimo che, essendo un calciatore dal valore di cento milioni, non ci sono molte squadre che possono permetterselo. Parliamo di club inglesi, il Psg o le squadre dell’Arabia Saudita, che possono, ad oggi, prendere contatti. Difatti, ci sono dei pourparler con le società inglesi, come l’Arsenal e lo United, che ha bisogno di una punta di caratura internazionale. Sono le due soluzioni d’oltremanica. Anche il Psg può permettersi di pagare la clausola, anche se, secondo me, andrebbe rivista. Il calcio è come la borsa. Se fosse stato venduto all’indomani dello scudetto, non ci sarebbe stato nulla da dire. Tuttavia, con un’annata poco positiva, tutti hanno perso valore”
Ci sono chance che resti a Napoli?
“Dipende fino a che punto Conte lo vuole. Soprattutto, molto dipenderà dalle sue convinzioni. Se crede che la sua esperienza a Napoli sia finita, rimanere soltanto per vincoli contrattuali non sarebbe il massimo. Per questo, sarebbe opportuno rivedere anche la clausola. Ha sempre ribadito, e mai nascosto, la sua volontà di giocare in Premier League. Poi, magari, può anche cambiare idea, convinto dalla nuova guida tecnica”
Le dichiarazioni dell’agente di Kvara possono essere una conseguenza di un rinnovo che è tardato ad arrivare?
“Un anno balordo ti fa avere dei brutti pensieri. Il fatto che ci sia la corte del Paris, pronto a pagare una cifra pari al quadruplo di quel che guadagni, è normale che faccia vacillare. Una squadra che ha il suo fascino, che gioca la Champions. Dopo aver vinto lo scudetto, pensava di poter avere un adeguamento immediato, ed anche meritato. Tuttavia, con la cessione di Osimhen, se gli venisse offerto un contratto da top player, da 4 o 5 milioni a stagione, potrebbe rimanere in azzurro. Quando un giocatore rinnova a cifre importanti, bisogna considerare che è la clausola che può consentire determinate valutazioni, indicando la strada per una futura cessione”
Se dovesse scommettere sulla vincitrice dell’Europeo, su chi punterebbe?
È difficile dirlo. Ieri mi aspettavo una partita diversa dal Belgio, ma la Slovacchia ha svolto una grande partita, con Lobotka sugli scudi. Non si può escludere nemmeno una outsider, come avvenuto nel 2004 con la Grecia o dieci anni prima con la Danimarca. È il bello del calcio. Per cui, punterei sull’Italia o su una sorpresa”
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