Marcell Jacobs è tornato. Il bicampione olimpico vince la finalissima dei 100 metri con il tempo di 10’03 e si conferma campione d’Europa. Ma preoccupa, in vista di Parigi, la smorfia di dolore sul suo viso al termine della gara. Probabile un indurimento al polpaccio. Ma in questa notte magica per l’atletica italiana la sorpresa si chiama Chituru Ali. Il gigante azzurro nei metri finali si distende e conquista l’argento con 10”05.
L’ORGOGLIO
“Solo un affaticamento al polpaccio, solo crampi – rassicura tutti Marcell ai microfoni Rai -, è la prima volta che corro due gare in un giorno. Sono contento per il titolo, ho confermato l’oro europeo. Il tempo non è ancora il migliore, avevo corso meglio in semifinale. Non sono ancora brillante, buona partenza ma devo fare meglio”. E poi: “Il mirino è su Parigi, ci vuole tempo per assimilare tutto il lavoro. Questa è l’Italia più forte di sempre: con Ali ci giochiamo il futuro”.
E poi lo sprinter scherza con il compagno Chitu: “Lo dico da anni che questo gigante corre veloce. Ma fino a quando ci sono io, lo terrò dietro (ride, ndr)”. Ali contrattacca: “Lì per lì ho detto che volevo vincere, nella prima partenza non so cosa sia successo, sono troppo gasato. Ora testa per Parigi. Sfidare Jacobs stimola, lui va forte e io vado forte, cercherò sempre di batterlo, come tutti quelli che avrò in pista, questa sarà la mia missione”..
CHE ITALIA!
Il medagliere dell’Europeo è pazzesco. Nella storia della nostra atletica sei medaglie in una giornata non sono mai arrivate e sono 10 in totale: 4 ori, 4 argenti e un bronzo dopo due giornate.
LA SEMIFINALE
Missione compiuta. Il bicampione olimpico corre e vince la sua semifinale con 10”05 e vola in finale. Lo sprinter che sembra aver dosato le energie parte bene, ma non benissimo, si distende bene nella fase lanciata salvo poi diminuire i giri nel finale. Insomma, Jacobs, c’è.
PASSA ANCHE ALI
Vola anche Chituru Ali che, mollando negli ultimi metri, vince la sua semifinale e firma un ottimo 10”11. La finalissima è in programma alle 22.53.
Fonte:Gazzetta.it