Sono stati compagni di squadra con la maglia della Juventus, Fabrizio Ravanelli e Antonio Conte, il nuovo allenatore del Napoli. E, da Agropoli, nel Cilento, dove ieri pomeriggio ha ricevuto il premio “Gli Eroi del Calcio”, organizzato da Antonio Ruggiero, l’ex bomber della Juventus e della Nazionale ha parlato dell’arrivo di Conte sulla panchina degli azzurri fino al 2027. La sua intervista ad Il Mattino:
Antonio Conte guiderà il nuovo corso del Napoli. È un gran bel colpo quello di De Laurentiis?
«Sicuramente. Credo che si apra una nuova era per il Napoli con tanta juventinità».
«Sicuramente. Credo che si apra una nuova era per il Napoli con tanta juventinità».
Che Napoli dovranno aspettarsi i tifosi?
«Credo che sarà un Napoli aggressivo, con tanta cattiveria e determinazione in campo, quella determinazione che ha sempre contraddistinto le sue squadre. Penso che il Napoli prendendo Conte possa essere una delle squadre candidate a vincere lo Scudetto per il prossimo anno».
«Credo che sarà un Napoli aggressivo, con tanta cattiveria e determinazione in campo, quella determinazione che ha sempre contraddistinto le sue squadre. Penso che il Napoli prendendo Conte possa essere una delle squadre candidate a vincere lo Scudetto per il prossimo anno».
Se lo aspettava, però, che Conte, bandiera della Juventus, poi anche all’Inter, potesse realmente firmare per il Napoli?
«Sotto questo punto di vista, vado controcorrente perché altrimenti non dovrebbe più allenare e fare il suo lavoro. Credo che sia giusto che lui prenda la sua strada, anche se chiamato da un club antagonista della Juventus. Magari vincerà anche a Napoli, come ha fatto in altre piazze».
«Sotto questo punto di vista, vado controcorrente perché altrimenti non dovrebbe più allenare e fare il suo lavoro. Credo che sia giusto che lui prenda la sua strada, anche se chiamato da un club antagonista della Juventus. Magari vincerà anche a Napoli, come ha fatto in altre piazze».
«Sono convinto che potrà far valere le sue idee nella Juventus anche perché parte avvantaggiato avendo fatto il calciatore. Credo che la Juventus abbia fatto la scelta giusta e che Thiago Motta, come hanno fatto altri allenatori in passato, possa aprire un ciclo».
Anche lei però ha contribuito a scrivere una pagina importante della storia della Juventus. Il ricordo più bello?
«Quando ho fatto gol nella finale di Coppa dei Campioni mi è tornato in mente il film della mia vita, i sacrifici che ho fatto dal mio paesello di campagna».
«Quando ho fatto gol nella finale di Coppa dei Campioni mi è tornato in mente il film della mia vita, i sacrifici che ho fatto dal mio paesello di campagna».
Si parla di capitani, lei a chi è rimasto più legato?
«Il capitano a cui sono stato più legato è Vialli, una persona straordinaria».
«Il capitano a cui sono stato più legato è Vialli, una persona straordinaria».
Tra pochi giorni prenderanno il via gli Europei. La Nazionale dove può arrivare?
«L’augurio è che, ovviamente, la Nazionale possa arrivare fino in fondo e difendere il titolo. È stato intrapreso un percorso importante, Spalletti mi ha detto che questa Nazionale deve essere un esempio per il Paese. Girone? Molto difficile, per cui sarà importante partire con il piede giusto».
«L’augurio è che, ovviamente, la Nazionale possa arrivare fino in fondo e difendere il titolo. È stato intrapreso un percorso importante, Spalletti mi ha detto che questa Nazionale deve essere un esempio per il Paese. Girone? Molto difficile, per cui sarà importante partire con il piede giusto».
Siamo nel salernitano e non possiamo non chiederle un giudizio sulla Salernitana?
«Conosco indirettamente il presidente Iervolino e sicuramente quest’anno sarà servito per capire gli errori commessi e costruire, magari, una squadra in grado di tornare presto in serie A».
«Conosco indirettamente il presidente Iervolino e sicuramente quest’anno sarà servito per capire gli errori commessi e costruire, magari, una squadra in grado di tornare presto in serie A».