A “1 Football Club”, programma radiofonico condotto da Luca Cerchione in onda su 1 Station Radio, è intervenuto Fabrizio Lucchesi, direttore sportivo. Di seguito, un estratto dell’intervista.
Antonio Conte è ufficialmente il nuovo allenatore del Napoli: era la migliore scelta possibile?
“Senza dubbio, senza alcuna titubanza o paragone. Era la migliore scelta, fuori da qualunque altro contesto. Ero tra quelli molto diffidenti su una soluzione come questa, molto difficile e non in linea con le scelte degli ultimi anni. Il presidente, invece, è stato un campione, ha sbalordito tutti. Chi assume un allenatore come Conte vuol dire che è pronto a fare due o tre anni con investimenti forti, con la volontà di tornare ai fasti di pochi mesi fa”
L’esperienza Ancelotti può insegnare a De Laurentiis che non basta prendere soltanto l’allenatore, ma serve anche strutturare la rosa in funzione del tecnico.
“Anche l’esperienza di come è finita con Spalletti, e di questa annata disastrosa, hanno fatto capire alla società che c’è sempre bisogno di tenere alta l’asticella. Napoli è Napoli e per raggiungere certi risultati ci vogliono profili importanti. Sono anche queste esperienze negative che hanno condotto il presidente ad una scelta di un allenatore tra i migliori al mondo”
Chi sono i calciatori che riterrebbe incedibili?
“Credo che la parola incedibile non appartenga più al vocabolario del calcio. Quando sussistono cifre importanti, i giocatori vanno ceduti. Il segreto del calcio è quello dimostrato dal Napoli, lo scorso anno, con lo scouting e la programmazione che hanno accompagnato il successo, nonostante qualche addio eccellente. Bisogna capire che un giocatore ha delle variabili razionali e, dunque, la ripartenza deve comprendere anche un confronto, dei colloqui, tra l’allenatore ed i calciatori. Comprendere quali sono le motivazioni dei giocatori. L’aspetto psicologico è fondamentale e sarà quel che Conte ed il suo staff attenzioneranno. Non partirei, pertanto, dai nomi o dagli uomini, ma dall’analisi di questi uomini. Poi, con Conte, i giocatori a Napoli ci vengono. È sinonimo di progettualità. I calciatori non inseguono soltanto gli ingaggi, ma anche la vittoria”
I tifosi, però, dovranno comprendere che il successo passa anche attraverso la programmazione e la costruzione di un ciclo. Conte non è obbligatoriamente sinonimo di successo e non si può pretendere una vittoria nell’immediato.
“E’ un discorso da direttore sportivo, ed avete ragione. Credo che la tifoseria del Napoli sia matura per comprendere questo. Si stanno creando i presupposti per riaprire un nuovo ciclo, conclusosi lo scorso anno. Anche il tricolore della passata stagione era frutto di una programmazione di tre o quattro anni. Difatti, quando parli chiaro alla tifoseria, gli dai segnali forti come questo, la piazza capisce e ti viene dietro”
Chi ha fatto il secondo colpo migliore – in panchina – dopo quello del Napoli?
“E’ presto per dirlo. Nelle scelte di Bologna, Juve e Fiorentina, riconosco una grandissima coerenza. Sono scelte fatte bene sulla carta, scelte logiche. Era giusto che Italiano andasse al Bologna, così che Motta andasse alla Juventus”
Beppe Marotta, dopo una carriera durata cinquant’anni, è diventato presidente dell’Inter.
“Una carriera strepitosa, meritata. Una persona straordinaria, anche oltre l’ambito sportivo. Merita ogni soddisfazione. Lo vedi sempre di profilo basso, ma non finisce mai di accrescere questi prestigiosi incarichi. È il dirigente sportivo italiano più importante e meritevole”