Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Roma, probabilmente Antonio Conte ha già firmato il contratto che lo legherà al Napoli. Si aspetta l’annuncio di De Laurentiis. Nessun ritardo, i tempi sono in linea con i programmi. Il ds Manna è stato già annunciato, ora tocca all’allenatore. L’idea era di metterlo ufficialmente al lavoro ai primi di giugno, e così sarà. A chiudere l’accordo con Conte ci hanno pensato Manna e l’amministratore delegato Chiavelli, considerata la vacanza ad Ibiza del patron. Musica per le orecchie dei tifosi del Napoli, angosciati dalla negativa stagione appena conclusa, e consapevoli che le ingerenze di De Laurentiis hanno pesato parecchio sulla “catastrofe” di cui parlò Francesco Calzona qualche settimana fa. Il presidente, invece, sembra aver capito la lezione. Stavolta il direttore sportivo non è arrivato come un turista in pieno luglio, nel bel mezzo del ritiro estivo, quando l’allenatore era già stato scelto e le strategie di mercato erano chiare. Le cose sono state fatte con ordine, ed è già molto. Manna aveva sondato Gasperini, preferendolo a Conte anche per un discorso economico, poi al “no” del piemontese è andato sul primo obiettivo, in ordine di tempo. De Laurentiis a novembre aveva offerto a Conte un triennale da otto milioni a stagione. Si è ripartiti da questa base, anche se l’allenatore ci ha tenuto a far sapere (indirettamente) che non è venuto a Napoli per i soldi. Il club azzurro non è il City o un club arabo. E infatti gli otto milioni sono stati “addolciti” dall’aggiunta di bonus, con una base fissa che va dai 6.5 ai 7 milioni. Sono comunque tantissimi soldi e Conte resterà l’allenatore più pagato di sempre. Inoltre, sempre Conte ha fatto girare la notizia che non esistono clausole per liberarsi. Una sorta di volontà di rompere col passato. L’allenatore di Lecce non vuol sentire parlare di opzioni e di “pec”, ricordando le vicissitudini con Spalletti. Da capire come offrirà al Napoli legaranzie per rendere sostenibile il suo ingaggio in caso di mancata Champions, ma nessuno può escludere che possa bastare anche una semplice stretta di mano.Le premesse sono ottime, tutto sta filando nel verso giusto. Anche in fatto di mentalità, Conte avrà un approccio elastico. Potrebbe accantonare, almeno inizialmente, la sua proverbiale difesa a tre. L’idea del tecnico è quella di adattare il suo calcio alle caratteristiche dei giocatori. Con Manna avrebbe convenuto che oggi il modulo più adatto al Napoli è il 4-2-3-1, con Politano, Raspadori e Kvaratskhelia dietro l’erede di Osimhen. Con questo modulo non sarebbe più indispensabile prendere un sostituto di Zielinski, e si potrebbero sfruttare gli esterni a disposizione, così come “oggetti misteriosi” come Lindstrom. inoltre, la difesa avrebbe bisogno di un solo innesto. Conte, probabilmente, lavorerà al nuovo modulo sin dai primi giorni di lavoro e farà le sue valutazioni. Altrimenti andrà spedito col suo 3-5-2, che potrebbe diventare un 3-4-1-2 o 3-4- 2-1 alla Gasperini. Questo l’approccio costruttivo del nuovo allenatore: non chiederà la luna e nemmeno rivoluzioni sul mercato. Una prima punta (due se partirà Simeone e Cheddira sarà bocciato), un difensore centrale e un centrocampista. Queste le sue richieste. Conte valuterà con attenzione Mazzocchi e Zerbin, per capire se possono fare le riserve. La stagione senza coppe europee viene in favore, da questo punto di vista. Senza troppi impegni non occorre una rosa così profonda. Le condizioni che Conte ritiene ideali per rifondare, così come fece alla Juventus, portata subito al trionfo.