Intesa su ingaggio e durata: triennale da 7 milioni con bonus Champions e scudetto senza clausole
Il tecnico chiede garanzie tecniche e sul mercato.
L’allenatore s’avvicina ma vuole la conferma dei big e una squadra competitiva
Intanto i membri del suo staff contattano già qualche giocatore
Dalla contestazione a Conte – e basta – sarà un attimo. Giusto il tempo di concludere e infiocchettare la trattativa che ha riacceso la passione sopita del popolo azzurro, deluso e rassegnato dopo una stagione terrificante, nel momento stesso in cui è venuta fuori la notizia. Antonio Conte è un interruttore che ha elettrizzato Napoli: è un nome, un allenatore, una garanzia.
Ma Antonio Conte è anche un uomo che vuole garanzie prima di accettare definitivamente la proposta di
Aurelio De Laurentiis e firmare: garanzie tecniche, sia chiaro. In questa storia estremamente affascinante per tutti, per il club che vuole affidare la rifondazione degli ex campioni d’Italia a un leader tecnico di spessore internazionale e per un allenatore entusiasta di ripartire da una squadra di talenti stritolati all’improvviso dalle incertezze, bisogna però incontrarsi a piazza della vittoria, sereni e convinti: i legali stanno leggendo le carte e l’accordo economico complessivo è quasi raggiunto (bisogna limare ancora qualche aspetto relativo allo staff); e lo stesso discorso vale per la durata del rapporto, un triennale senza clausole di uscite a favore del club; ora, non resta che stringersi la mano sui piani di mercato
. Conte vuole il Napoli e lo vuole ambizioso, lo ha spiegato al presidente e al ds Manna: acquisti di un certo spessore, calciatori funzionali all’esigenza di tornare subito grandi dopo il decimo posto e l’esclusione dalle coppe europee, e conferme eccellenti.
Una su tutte: Kvaratskhelia, per altro incedibile. E mica soltanto quella. A maggior ragione se Osimhen, come annunciato a gennaio da De Laurentiis in persona, cambierà aria.
Fonte: CdS